<div>Si preannuncia una sfida ricca di spettacolo quella che andrà in scena domenica pomeriggio alla Dacia Arena tra Udinese e Atalanta. La formazione di Gian Piero Gasperini, infatti, si sta confermando come una delle realtà più interessanti della Serie A, grazie a un gioco veloce, propositivo, sviluppato principalmente lungo le linee laterali.</div>
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<div><span style="font-weight: bold;">STAGIONE</span> – I risultati rispecchiano perfettamente l’atteggiamento della squadra in campo: “accelerazioni” importanti in classifica, alternate ad alcune frenate inattese, ma il decimo posto attuale (condiviso con la Fiorentina) testimonia l’ottimo lavoro condotto da Gasperini. Finora i nerazzurri hanno conquistato 10 dei 18 punti complessivi tra le mura amiche grazie ai successi con Frosinone, Parma e Inter (ultimo risultato positivo) e al pareggio con il Torino. Due, invece, le affermazioni lontano dall’Atleti Azzurri d’Italia: a Verona contro il Chievo e a Bologna. Altrettanti i pareggi in trasferta, a Roma contro i giallorossi e a San Siro contro il team di Gattuso. Al rientro dall’ultima sosta per gli impegni della Nazionale, però, la marcia dei bergamaschi – reduci da quattro successi consecutivi – è stata fermata dall’Empoli (3-2 al Castellani) e dal Napoli (1-2 in casa nel posticipo di lunedì).</div>
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<div><span style="font-weight: bold;">CHIAVE TATTICA</span> – Il modulo adottato da Gasperini è il 3-4-2-1 che può diventare 3-4-1-2 (o anche 3-4-3), in base agli elementi schierati. In fase di possesso l’assetto di gioco diventa un 3-2-4-1 con gli esterni che si alzano sulla linea dei trequartisti sfruttando al massimo l’ampiezza, mentre in fase di non possesso gli stessi si abbassano sulla linea difensiva e i trequartisti ripiegano verso i centrocampisti, adottando una marcatura a tutto campo che rende difficile per gli avversari trovare giocate libere. Tale sistema di gioco prevede un importante dispendio di energie, ma ciò rappresenta solo parzialmente un limite per il terzo team più giovane della Serie A insieme a Sassuolo (25,1 anni l’età media della rosa), e dietro a Fiorentina (24) e Udinese (24,4). Intensità, grinta e velocità, dunque, sono i punti di forza del gioco dell’Atalanta, improntato su continue triangolazioni, uno-due, ricerca della superiorità numerica e attacco della profondità. Così si spiegano le 26 reti siglate finora dalla Dea (solo Juventus, Napoli e Inter hanno segnato di più).</div>
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<div><span style="font-weight: bold;">TOP PLAYER</span> – Tuttavia dietro a tante finalizzazioni non vi è un solo interprete. L’Atalanta, infatti, è una delle squadre che in queste prime quattordici giornate è andata in gol con il maggior numero di giocatori (ben 13, di cui 4 difensori, 7 centrocampisti e 2 attaccanti). A guidare la classifica marcatori nerazzurra è, ancora una volta, Alejandro “El Papu” Gomez, andato a segno finora contro Frosinone (doppietta), Milan e Inter. Trasformato in trequartista puro, Gomez rappresenta sempre un elemento difficile da marcare per la sua capacità di inserirsi tra le linee. Oltre a Gomez, c’è un altro elemento da non sottovalutare, ovvero Duvan Zapata, che ben conosciamo per i suoi trascorsi bianconeri. Attaccante d’area, in grado di fare reparto da solo, il colombiano classe ‘91 si sta ritagliando uno spazio sempre più importante nell’undici di Gasperini.</div>
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<div><span style="font-weight: bold;">STAGIONE</span> – I risultati rispecchiano perfettamente l’atteggiamento della squadra in campo: “accelerazioni” importanti in classifica, alternate ad alcune frenate inattese, ma il decimo posto attuale (condiviso con la Fiorentina) testimonia l’ottimo lavoro condotto da Gasperini. Finora i nerazzurri hanno conquistato 10 dei 18 punti complessivi tra le mura amiche grazie ai successi con Frosinone, Parma e Inter (ultimo risultato positivo) e al pareggio con il Torino. Due, invece, le affermazioni lontano dall’Atleti Azzurri d’Italia: a Verona contro il Chievo e a Bologna. Altrettanti i pareggi in trasferta, a Roma contro i giallorossi e a San Siro contro il team di Gattuso. Al rientro dall’ultima sosta per gli impegni della Nazionale, però, la marcia dei bergamaschi – reduci da quattro successi consecutivi – è stata fermata dall’Empoli (3-2 al Castellani) e dal Napoli (1-2 in casa nel posticipo di lunedì).</div>
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<div><span style="font-weight: bold;">CHIAVE TATTICA</span> – Il modulo adottato da Gasperini è il 3-4-2-1 che può diventare 3-4-1-2 (o anche 3-4-3), in base agli elementi schierati. In fase di possesso l’assetto di gioco diventa un 3-2-4-1 con gli esterni che si alzano sulla linea dei trequartisti sfruttando al massimo l’ampiezza, mentre in fase di non possesso gli stessi si abbassano sulla linea difensiva e i trequartisti ripiegano verso i centrocampisti, adottando una marcatura a tutto campo che rende difficile per gli avversari trovare giocate libere. Tale sistema di gioco prevede un importante dispendio di energie, ma ciò rappresenta solo parzialmente un limite per il terzo team più giovane della Serie A insieme a Sassuolo (25,1 anni l’età media della rosa), e dietro a Fiorentina (24) e Udinese (24,4). Intensità, grinta e velocità, dunque, sono i punti di forza del gioco dell’Atalanta, improntato su continue triangolazioni, uno-due, ricerca della superiorità numerica e attacco della profondità. Così si spiegano le 26 reti siglate finora dalla Dea (solo Juventus, Napoli e Inter hanno segnato di più).</div>
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<div><span style="font-weight: bold;">TOP PLAYER</span> – Tuttavia dietro a tante finalizzazioni non vi è un solo interprete. L’Atalanta, infatti, è una delle squadre che in queste prime quattordici giornate è andata in gol con il maggior numero di giocatori (ben 13, di cui 4 difensori, 7 centrocampisti e 2 attaccanti). A guidare la classifica marcatori nerazzurra è, ancora una volta, Alejandro “El Papu” Gomez, andato a segno finora contro Frosinone (doppietta), Milan e Inter. Trasformato in trequartista puro, Gomez rappresenta sempre un elemento difficile da marcare per la sua capacità di inserirsi tra le linee. Oltre a Gomez, c’è un altro elemento da non sottovalutare, ovvero Duvan Zapata, che ben conosciamo per i suoi trascorsi bianconeri. Attaccante d’area, in grado di fare reparto da solo, il colombiano classe ‘91 si sta ritagliando uno spazio sempre più importante nell’undici di Gasperini.</div>