06 enero 2019
La partita del passato
20 giugno 1926, Udinese-Torino 4-3
da "Giornale del Friuli" di martedì 22 giugno 1926
Incompleti, per la forzata assenza del capitano, Liuzzi II, indisposto, gli undici atleti bianco-neri, contro un ''Torino'' a ranghi completi, in pieno allenamento per la recente partita di Casale, hanno compiuto un'impresa che ha veramente dell'incredibile, dell'irreale e di cui, ancor oggi, qualcuno fra i nostri più fidi appassionati non sa darsi pace.
L'Udinese, squadra prettamente di giovani e di dilettanti, ha dato ieri ai baldi, anziani e fortissimi atleti granata, una lezione memorabile: hanno dimostrato in modo inequivocabile a tutti gli sportivi che guardavano con ansia a questa partita, quanto possano la volontà ferrea, tenace, e la passione pura ed ardente che ha potuto scuotere gli atleti sin nelle più riposte energie, sì da moltiplicarli nello sforzo immane e renderli quasi insensibili alla fatica veramente improba di questa memorabile lotta. Come se non fosse sufficiente la differenza di classe che separava i granata dai bianco neri, v'era anche la posta che divideva i due undici in due diverse categorie. Il Torino, aspirante non del tutto indegno, a raggiungere il Bologna, a battersi nella finale del campionato italiano e quindi la speranza di rivestire la maglia tricolore.
L'Udinese, semicenerentola, del suo girone, aveva ben più modeste pretese materiali, ma un peso gravava sul cuore dei nostri ragazzi e quel peso era l'onta dei sette goals incassati a Torino e più ancora la pietà che colà avevano suscitato. Una questione dunque, puramente spirituale; all'orizzonte per essi non si profilava neppure un... modesto biciclo, ma solo la gioia purissima di aver lavato una macchia, e di poter far parlare di sè l'Italia calcistica.
Bravi ragazzi! Tutti coloro che vi hanno visto ieri al lavoro sono entusiasti di voi. Siete strani, ma in fondo si vede che avete veramente l'animo del buon combattente che rifugge da facile battaglia, ed il periglio lo tenta. Per merito vostro, Udine sarà sulle bocche di parecchie migliaia di sportivi e la cittadina di Provincia si leggerà in grassetto sulle testate dei fogli sportivi. Siate certi che avete conquistato il cuore anche dei meno entusiasti e che avete scritto una delle più fulgide pagine del calcio friulano e forse nazionale. La riconoscenza e l'ammirazione degli sportivi friulani (ed anche di quelli Bolognesi) vi sorreggano nelle due ultime fatiche di questo Campionato sempiterno.
L'Udinese, squadra prettamente di giovani e di dilettanti, ha dato ieri ai baldi, anziani e fortissimi atleti granata, una lezione memorabile: hanno dimostrato in modo inequivocabile a tutti gli sportivi che guardavano con ansia a questa partita, quanto possano la volontà ferrea, tenace, e la passione pura ed ardente che ha potuto scuotere gli atleti sin nelle più riposte energie, sì da moltiplicarli nello sforzo immane e renderli quasi insensibili alla fatica veramente improba di questa memorabile lotta. Come se non fosse sufficiente la differenza di classe che separava i granata dai bianco neri, v'era anche la posta che divideva i due undici in due diverse categorie. Il Torino, aspirante non del tutto indegno, a raggiungere il Bologna, a battersi nella finale del campionato italiano e quindi la speranza di rivestire la maglia tricolore.
L'Udinese, semicenerentola, del suo girone, aveva ben più modeste pretese materiali, ma un peso gravava sul cuore dei nostri ragazzi e quel peso era l'onta dei sette goals incassati a Torino e più ancora la pietà che colà avevano suscitato. Una questione dunque, puramente spirituale; all'orizzonte per essi non si profilava neppure un... modesto biciclo, ma solo la gioia purissima di aver lavato una macchia, e di poter far parlare di sè l'Italia calcistica.
Bravi ragazzi! Tutti coloro che vi hanno visto ieri al lavoro sono entusiasti di voi. Siete strani, ma in fondo si vede che avete veramente l'animo del buon combattente che rifugge da facile battaglia, ed il periglio lo tenta. Per merito vostro, Udine sarà sulle bocche di parecchie migliaia di sportivi e la cittadina di Provincia si leggerà in grassetto sulle testate dei fogli sportivi. Siate certi che avete conquistato il cuore anche dei meno entusiasti e che avete scritto una delle più fulgide pagine del calcio friulano e forse nazionale. La riconoscenza e l'ammirazione degli sportivi friulani (ed anche di quelli Bolognesi) vi sorreggano nelle due ultime fatiche di questo Campionato sempiterno.
Come hanno giocato le squadre
L'attesa non è andata delusa giacché il valore eccellente dei più bei nomi del calcio italiano è rifulso più volte nel corso della gara; Balonceri, Janni e Libonati nel trio d'attacco hanno veramente dimostrato di saper marciare bene e di poter smantellare linee difensive ben più pericolose che non quella udinese.
Le due ali della squadra granata hanno valso grandi cose in ispecie la sinistra; dotate d'una sorprendente velocità hanno portato al centro preziosissimi palloni lavorati di buona fattura tecnica, imperfette però nel tiro in goal hanno sciupato nel primo tempo dei palloni che, a nostro avviso erano pericolosissimi.
Nel complesso la squadra, dal gioco laro e rapido è piaciuta sia nei virtuosismi di qualche nazionale, quanto nella sagace conduttura del gioco veloce di tutti gli uomini di prima fila.
Che dire dei bianco-neri accomunati nel plauso più infinito e sincero di ogni buon sportivo cittadino? Nessuno di essi ha demeritato al cospetto dell'avversario tanto temuto: si sono gettati nella mischia con la rabbiosa volontà dei sacrificati ed anche quando le sorti della gara non volgevano a loro favore, hanno trovato la miracolosa forza di riprendersi e risalire da maestri la corrente infida che aveva minacciato di travolgerli senza pietà.
Il biondo Spivach rivelazione della giornata ha trascinato sovente il pubblico all'applauso nello svolgimento di un suo gioco piacente e redditizio che da diversi anni non è dato a vedere da calciatori udinesi.
Egli è sceso sul terreno di gioco per la prima volta innanzi al proprio pubblico che l'adora di già, senza un turbamento qualsiasi, fiducioso di se stesso e della buona stella dei bianco-neri.
Gli altri avanti udinesi, non furono da meno al piccolo condottiero nel lavorio coscienzioso e fattivo.
Il risorto Semintendi sempre più si rivela maestro nel gioco fine e conclusivo se non veloce e scapigliato. Ottimo nell'intesa con Spivach ha avuto l'onore come premio della sua buona giornata la marcatura di due punti che faranno grande scuola negli annali del calcio friulano.
Al suo fianco Palmano messo lì alla ultima ora, pur non demeritando, non ha reso a dovere; troppi preziosi palloni si è lasciato soffiare tra i piedi dai terzini avversari; però grazie a lui ed alle pratiche sue folate è stato possibile con un suo traversone perfetto d'intuizione e di fattura, marcare un punto mirabile dal mirabilissimo Spivach.
Alla destra il tandem Agosti-Gerace, guardato a vista da decisi angeli custodi ha iniziato il match con evidente rilassatezza ma spronato senza posa è riuscito ad imporre il proprio giuoco od a far tremare i polsi sovente proprio a tutta la barriera difensiva granata. Bellissimo il punto segnato da Gerace improvviso quanto prezioso e necessario per il pareggio ed al buon andamento del match per i colori bianco-neri.
Tosolini per l'occasione, al nuovo ruolo di mediano sinistro, in dolce tu per tu, con il nazionale Balonceri, ci ha ricordato il portentoso suo match di alcuni anni or sono sempre ad Udine contro due altri atleti nazionali Santamaria e Bergancino I. Molto provvida ed efficace la retrocessione di Bellotto a terzino giacché costui ben lanciato da una sagace carezza rusticana di Tosolini, nel primo tempo è partito nella ripresa come una furia spazzando tutto dinnanzi a lui.
Cantarutti modesto e silenzioso campione, ha giocato da par suo, con sicurezza e colpo d'occhio mirabili così pure Lipizer al quale ben volentieri perdoniamo certe manchevolezze iniziali di gara.
Le due ali della squadra granata hanno valso grandi cose in ispecie la sinistra; dotate d'una sorprendente velocità hanno portato al centro preziosissimi palloni lavorati di buona fattura tecnica, imperfette però nel tiro in goal hanno sciupato nel primo tempo dei palloni che, a nostro avviso erano pericolosissimi.
Nel complesso la squadra, dal gioco laro e rapido è piaciuta sia nei virtuosismi di qualche nazionale, quanto nella sagace conduttura del gioco veloce di tutti gli uomini di prima fila.
Che dire dei bianco-neri accomunati nel plauso più infinito e sincero di ogni buon sportivo cittadino? Nessuno di essi ha demeritato al cospetto dell'avversario tanto temuto: si sono gettati nella mischia con la rabbiosa volontà dei sacrificati ed anche quando le sorti della gara non volgevano a loro favore, hanno trovato la miracolosa forza di riprendersi e risalire da maestri la corrente infida che aveva minacciato di travolgerli senza pietà.
Il biondo Spivach rivelazione della giornata ha trascinato sovente il pubblico all'applauso nello svolgimento di un suo gioco piacente e redditizio che da diversi anni non è dato a vedere da calciatori udinesi.
Egli è sceso sul terreno di gioco per la prima volta innanzi al proprio pubblico che l'adora di già, senza un turbamento qualsiasi, fiducioso di se stesso e della buona stella dei bianco-neri.
Gli altri avanti udinesi, non furono da meno al piccolo condottiero nel lavorio coscienzioso e fattivo.
Il risorto Semintendi sempre più si rivela maestro nel gioco fine e conclusivo se non veloce e scapigliato. Ottimo nell'intesa con Spivach ha avuto l'onore come premio della sua buona giornata la marcatura di due punti che faranno grande scuola negli annali del calcio friulano.
Al suo fianco Palmano messo lì alla ultima ora, pur non demeritando, non ha reso a dovere; troppi preziosi palloni si è lasciato soffiare tra i piedi dai terzini avversari; però grazie a lui ed alle pratiche sue folate è stato possibile con un suo traversone perfetto d'intuizione e di fattura, marcare un punto mirabile dal mirabilissimo Spivach.
Alla destra il tandem Agosti-Gerace, guardato a vista da decisi angeli custodi ha iniziato il match con evidente rilassatezza ma spronato senza posa è riuscito ad imporre il proprio giuoco od a far tremare i polsi sovente proprio a tutta la barriera difensiva granata. Bellissimo il punto segnato da Gerace improvviso quanto prezioso e necessario per il pareggio ed al buon andamento del match per i colori bianco-neri.
Tosolini per l'occasione, al nuovo ruolo di mediano sinistro, in dolce tu per tu, con il nazionale Balonceri, ci ha ricordato il portentoso suo match di alcuni anni or sono sempre ad Udine contro due altri atleti nazionali Santamaria e Bergancino I. Molto provvida ed efficace la retrocessione di Bellotto a terzino giacché costui ben lanciato da una sagace carezza rusticana di Tosolini, nel primo tempo è partito nella ripresa come una furia spazzando tutto dinnanzi a lui.
Cantarutti modesto e silenzioso campione, ha giocato da par suo, con sicurezza e colpo d'occhio mirabili così pure Lipizer al quale ben volentieri perdoniamo certe manchevolezze iniziali di gara.
Il match
I tempo
Udinese 1 - Torino 2
Le formazioni delle squadre:
A.C. Udinese: Lipizer; Cantarutti e Tosolini; Bellotto, Bonino e De Biasi; Gerace, Agosti, Spivach, Semintendi e Palmano.
Torino F.B.C.: Latella; Morando e Martin II; Varalda, Kreutzer e Sperone; Amadesi, Balonceri, Libonati, Janni e Franzoni.
A.C. Udinese: Lipizer; Cantarutti e Tosolini; Bellotto, Bonino e De Biasi; Gerace, Agosti, Spivach, Semintendi e Palmano.
Torino F.B.C.: Latella; Morando e Martin II; Varalda, Kreutzer e Sperone; Amadesi, Balonceri, Libonati, Janni e Franzoni.
L'iniziale folata dei torinesi trainata dal velocissimo Amadesi non sorte esito alcuno per il pronto rimando dei nostri terzini. Al 4' minuto Torino è in offside e subito dopo Lipizer è chiamato al lavoro da un tiro di Janni a mezza altezza.
L'Udinese spronata reagisce con convulsione, e cala a poco a poco nell'area dei granata. Al 7' minuto Palmano avuta la palla con perfetto tiro d'intuizione la fa viaggiare innanzi Latella, Spivach sopragiunto con tiro di testa bene assestato manda in rete tra un subisso d'applausi. I granata scossi dallo smacco rispondono con folate rabbiose per merito dell'indiavolato duetto Libonati-Balonceri, ma non è che al 20' minuto che riescono per merito dello stesso Balonceri a conseguire il pareggio tra lo stupore generale. Il tiro imprevisto ha lasciato fermi il portiere ed i due terzini. Due minuti dopo nuovamente il capitano nazionale porta a due i punti per la sua squadra tra la delusione del pubblico e degli stessi giocatori bianco-neri.
Gli udinesi vanno alla riscossa incitati a viva voce dal pubblico e registriamo al 23' minuto una perfetta centrata di Spivach che pur coperto da Martin impegna Latella con tiro preciso e difficile. Al 27' Torino è in corner, ma niente di fatto chè i granata si difendono bene seppure non troppo delicatamente.
La fine del primo tempo trova ancora l'Udine all'attacco mentre Latella blocca a tutto spiano centrale di Spivach, Semintendi e Palmano.
II tempo
Udinese 3 - Torino 1
Alla ripresa le sorti del match mutano ben presto. Spronati a dovere i bianconeri insistono all'attacco ed ottengono al 10' minuto anche un corner infruttuoso. Al 12' minuto una fuga di Agosti lanciato sul pallone è fermato bruscamente da Martin, il calcio di punizione che ne deriva provoca una furiosa anclè, della quale ne approfitta Gerace per segnare il punto del pareggio tra clamori che vanno al cielo. Ma ciò non basta; gli udinesi hanno compreso che i granata mollano e da lontano intravvedono la portentosa vittoria. Nuovamente sono all'attacco ed impegnano Latella per merito di Semintendi e Agosti. Al 24' minuto Lipizer para con eccelsa classe una cannonata di Janni che subito dopo da pochi passi manda un altro bolide al cielo tra il generale sollievo. In questo frattempo il gioco è fermato sovente per infiniti falli torinesi per cariche irregolari alle quali ben rispondono anche i nostri ragazzi.
Al 32' minuto ecco la vittoria bianco-nera! Semintendi arrivato con Spivach innanzi la porta granata giuoca la difesa e batte in pieno Latella, a terra in disperato tentativo di parata.
I granata scossi mordono il freno ma spossati non reagiscono più con l'ardore del primo tempo, anzi al 40' minuto di precisione insaccano il quarto punto ancora per merito di Semintendi, mentre il pubblico tutto in piedi urla il suo entusiasmo.
I torinesi a questo punto sfoderano le ultime armi della loro classe per colmare il distacco che li ha veramente sorpresi. Lipizer al lavoro per cannonate del trio centrale brilla di luce vivissima ma non può impedire al 41' minuto che Balonceri da pochi passi violi la sua casa con un preciso colpo di testa.
Gli ultimi drammatici minuti di gioco hanno del prodigio. Gli udinesi volano all'attacco per non permettere agli avversari di marcare il pareggio e la fine radiosa della gara giunge in tempo a sancire una vittoria cittadina la più gloriosa delle ultime annate, e forse la più convincente.
Al 32' minuto ecco la vittoria bianco-nera! Semintendi arrivato con Spivach innanzi la porta granata giuoca la difesa e batte in pieno Latella, a terra in disperato tentativo di parata.
I granata scossi mordono il freno ma spossati non reagiscono più con l'ardore del primo tempo, anzi al 40' minuto di precisione insaccano il quarto punto ancora per merito di Semintendi, mentre il pubblico tutto in piedi urla il suo entusiasmo.
I torinesi a questo punto sfoderano le ultime armi della loro classe per colmare il distacco che li ha veramente sorpresi. Lipizer al lavoro per cannonate del trio centrale brilla di luce vivissima ma non può impedire al 41' minuto che Balonceri da pochi passi violi la sua casa con un preciso colpo di testa.
Gli ultimi drammatici minuti di gioco hanno del prodigio. Gli udinesi volano all'attacco per non permettere agli avversari di marcare il pareggio e la fine radiosa della gara giunge in tempo a sancire una vittoria cittadina la più gloriosa delle ultime annate, e forse la più convincente.