13 febrero 2019
13 febrero 2019

L'avversario

Chievo, un mix di esperienza e tenacia

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Sarà un confronto davvero importante quello che ci attende domenica pomeriggio alla Dacia Arena contro il ChievoVerona. Affronteremo, infatti, un avversario che sta lottando con caparbietà per raggiungere la salvezza, assistito da giocatori di grande esperienza e alcuni giovani molto promettenti. Per noi sarà fondamentale evitare cali di tensione, cercando di sfruttare i nostri punti di forza, senza farci condizionare dalla classifica.
 
STAGIONE – Questo è senza dubbio uno dei campionati più complicati per i clivensi, inchiodati all’ultimo posto fin dall’avvio della stagione a causa dei tre punti di penalizzazione assegnati dal Tribunale federale nazionale. L’unico successo dei gialloblu risale allo scorso 29 dicembre in casa con il Frosinone (1-0), mentre sono nove i pareggi conseguiti, di cui quattro allo stadio Marc’Antonio Bentegodi contro Empoli, Bologna, Lazio e Inter e cinque in trasferta con Roma, Napoli, Parma, Spal ed Empoli. Ciò evidenzia come il Chievo sia comunque una squadra da non sottovalutare, visto che nel corso del campionato ha saputo mettere in difficoltà alcune delle formazioni più attrezzate della Serie A. Mantenere alta la concentrazione per l’intero incontro dovrà essere il nostro must.
 
CHIAVE TATTICA – Aver cambiato guida tecnica - Domenico Di Carlo ha preso il posto di Gian Piero Ventura, subentrato a sua volta a Lorenzo D’Anna -, ha implicato alcune variazioni tattiche rispetto alle prime giornate. Attualmente il modulo maggiormente utilizzato dal Chievo è il 4-3-1-2. In fase di possesso palla i veronesi tendono a cercare l’immediata verticalizzazione attraverso lanci lunghi verso la punta di riferimento (Sergio Pellissier o Mariusz Stepinski). Altrettanto importante è il lavoro degli esterni sulle fasce, con i terzini che si sovrappongono per arrivare sul fondo. Così si spiegano i tanti chilometri percorsi dai gialloblu in ogni gara – solo il Bologna spende di più -, con Emanuele Giaccherini tra i più “generosi” (11,376 chilometri di media a gara). In fase di non possesso il team di Di Carlo si difende con il 4-5-1, effettuando una discreta pressione nella fase di costruzione avversaria. Sebbene il tecnico stia lavorando molto sulla fase difensiva sono già 47 le reti subite dai clivensi in 23 gare (peggior difesa della Serie A), molte delle quali arrivate da palle inattive. Eventuali calci d’angolo e punizioni a nostro favore potrebbero trasformarsi in occasioni da capitalizzare al massimo, visto che il Chievo concederà pochissimi spazi ai nostri attaccanti. Allo stesso modo sarà necessaria una tenuta difensiva all’altezza delle ultime uscite. Sono, infatti, 19 le reti realizzate da Stepinski & co. (le stesse del Cagliari), delle quali 5 frutto di un efficace gioco aereo e 4 nate da calci di rigore.
 
TOP PLAYER – Anche in una stagione complicata come quella in corso, ci sono alcuni elementi che si sono contraddistinti per il rendimento estremamente positivo. In primis Stefano Sorrentino, portiere di grande esperienza che alla soglia dei 40 anni (li compirà il prossimo 28 marzo) è entrato nella storia del club per aver parato un rigore a Cristiano Ronaldo, nella prima giornata del girone di ritorno. Tra l’altro si tratta dell’unico penalty assegnato contro i veronesi. Il giocatore più prolifico finora, invece, è stato Stepinski, a segno in sei incontri contro Juventus, Roma, Cagliari, Parma, Fiorentina ed Empoli. La specialità dell’attaccante polacco classe ‘95 è il colpo di testa, ma ha dimostrato anche di possedere un buon tiro dalla distanza e un ottimo senso del gol in area di rigore. Considerando le non ottimali condizioni di Pellissier, alle prese da giorni con una lesione muscolare al bicipite femorale della gamba destra, toccherà ancora una volta al giovane polacco guidare l’attacco gialloblu. A Troost-Ekong e Nuytinck, invece, spetterà il compito di anticipare le sue mosse, riducendo al minimo il suo tasso di pericolosità.