08 febrero 2019
08 febrero 2019

La presentazione

Le dichiarazioni di Daniele Pradè

6.jpg
7.jpg
Per quanto riguarda il tema dei tifosi, dico loro che se non si è coesi non si fanno risultati: la delusione sportiva è anche nostra. Io dopo il ritiro ero convinto che questa squadra potesse raggiungere ottimi risultati, però l’esperienza mi ha fatto capire che ci sono stagioni che partono in maniera difficile per come si sviluppa un gruppo al suo interno, per come si sviluppano poi i moduli, per gli infortuni: questi ultimi hanno cambiato un percorso che avevamo chiaro in testa. Siamo partiti con un obiettivo e ci siamo trovati a combattere per un altro. Rimanere in serie A è fondamentale per tutti e i discorsi delle ricadute sul territorio fanno capire la portata di questo concetto. 

Negli ultimi 20 anni sono fallite moltissime società, soltanto qui vicino mi vengono in mente Treviso, Venezia, Vicenza, Mestre, Triestina; questa è una società solida con una Proprietà solida che vuole ancora investire sul territorio e ottenere dei risultati sportivi. Il responsabile di qualsiasi tipo di scelta a livello tecnico, in quanto Direttore di quest’area, sono io. Il mercato di gennaio ci dice molto: abbiamo preso 5 giocatori con caratteristiche diverse: una punta, Okaka, per sostituire un Vizeu mai integratosi. Non abbiamo quasi mai avuto a disposizione Teodorczyk, calciatore da 37 reti in due stagioni e ne abbiamo sentito la mancanza. Zeegelaar è un esterno con forte propensione offensiva, per sostituire Pezzella, che è voluto andare a cercare più spazio. Wilmot, che ha detto di ispirarsi a Busquez, è un difensore aggiunto che diventa centrocampista difensivo, con caratteristiche molto moderne. De Maio porta esperienza in difesa, reparto in cui abbiamo perso per un pesante infortunio Samir, che ci ha cambiato i piani di lavoro. Sandro infine è un giocatore forte che mi è sempre piaciuto. Sono convinto che con la nostra struttura riabilitativa migliorerà la sua condizione fisica e atletica. Farà sicuramente crescere il gruppo e mi auguro che con lui si parli di un discorso continuativo.

Dobbiamo diventare squadra tutti assieme. Le contestazioni vanno superate, siamo amareggiati per quello che è successo alla fine della sfida con la Fiorentina. I ragazzi sono usciti dal campo dopo aver dato davvero tutto. Questa è una squadra che ha dei grandissimi margini di miglioramento. La stagione è ancora lunga e voglio che la squadra si tolga delle soddisfazioni. A gennaio avremmo potuto fare delle cessioni importanti, ma ci siamo girati dall’altra parte perché l’obiettivo della società è lo stesso che hanno i tifosi: voglia di un’Udinese con la testa alta ed il petto in fuori.

Barak ci è mancato tanto, non lo abbiamo avuto da praticamente inizio stagione. La linea è quella del lavoro, perché deve recuperare da una protusione discale. Adesso siamo a febbraio e speriamo si veda una luce in fondo al tunnel visto che è fuori da ormai 4 mesi. Purtroppo però non abbiamo una data per il rientro, sembrava un infortunio banalissimo, ma così non è stato. Poi nei calciatori si insinua anche una problematica psicologica, ma posso affermare che adesso siamo sulla stessa linea ed è così continueremo a lavorare.

Non siamo mai stati vicini alla cessione di De Paul, non abbiamo mai voluto aprire nessuna trattativa.

Per quanto riguarda la posizione di Wilmot è quel tipo di calciatore che nasce difensore e trova la sua sistemazione 15 metri più avanti, come può essere stato il caso di Busquets, bravi a fare schermo e moderno, soprattutto per il calcio inglese.

Chiudo con una precisazione: ieri per la prima volta ho sollevato dall’incarico l’allenatore della Primavera. Ribadisco che non è una scelta sui risultati, Sassarini è un ottimo allenatore, un ragazzo per bene. Ho voluto fare un cambiamento perchè all’interno della nostra struttura c’era una persona, Stefano Daniel, che mi piaceva. Mi piace il suo pensiero, il suo modo di interpretare la Primavera, il suo essere educatore. Sono stato io a scegliere, ho voluto questa sostituzione sia per portare all’interno del gruppo una tranquillità diversa sia per avere una persona che risponda alle mie caratteristiche. La scelta è completamente mia, di nessun altro.