A mente fredda
Udinese-Chievo Match Analysis
«C’era tensione oggi in campo», ha poi sottolineato il nostro allenatore – tant’è che il direttore di gara Valeri ha avuto parecchio lavoro da svolgere sventolando ben 9 cartellini gialli (5 per noi e 4 contro i clivensi) – che poi ha proseguito elogiando la prestazione collettiva, da vero GRUPPO, dei nostri ragazzi: «siamo stati bravi a non disunirci nei momenti difficili». Perché all’iniziale colpo di testa ravvicinato di Depaoli, su splendido suggerimento di Đorđević, ha risposto subito Nuytinck, il cui tiro da quaranta metri dopo circa dieci minuti di gioco ha fatto tremare il palo per i restanti ottanta. Perché alle parate di un PUER AETERNUS come Sorrentino, strepitoso nel neutralizzare una potente conclusione centrale di Fofana a quindici dalla fine e nell’intuire l’angolo scelto da Teodorczyk nell’occasione del calcio di rigore (senza tuttavia riuscire ad intervenire sul tap-in del polacco) ha risposto un Musso altrettanto fenomenale, bravo nel disinnescare con spietata freddezza due conclusioni ravvicinate di Meggiorini. Perché Troost-Ekong, De Paul e Mandragora – i giocatori che per il nostro allenatore «hanno la grande responsabilità di essere sempre pronti» –hanno risposto “presente” all’appello. Così come Zeegelaar, chiamato in causa dopo l’infortunio di D’Alessandro e «simbolo di quanto questa squadra voglia essere unita». Oppure Teodorczyk, che dopo i tanti mesi trascorsi in infermeria ha deciso di accollarsi tutto il peso del rigore decisivo, prima sbagliandolo e poi correggendolo con un facile tap-in sulla risposta di Sorrentino, trovando così la sua prima rete italiana. Magari senza condizione fisica, certo, ma di sicuro con grande personalità.
La partita in pillole
Quello di ieri è stato il diciassettesimo scontro diretto della storia in terra friulana tra l’Udinese e il Chievo. Il ruolino di marcia oggi recita 8 vittorie a nostro favore – il doppio di quelle dei clivensi – e 7 pareggi, mentre il totale su 34 incontri è di 13 vittorie a tinte bianconere, altrettanti pareggi e infine 8 successi per i gialloblù. Il tono attendista e agonistico della partita si può capire già dalla percentuale legata alle zone di campo in cui s’è sviluppato il gioco: il 44% nella fascia centrale, il 30% nella nostra metà campo e il 27% in quella ospite. Il Chievo ha gestito il 57% del possesso palla cercando di tessere la propria manovra offensiva sulla fascia destra (45%), con Depaoli e Léris che hanno effettuato 168 tocchi sui 703 totali della squadra e Giaccherini libero di svariare su tutto il fronte offensivo, mentre l’Udinese ha provato a sfruttare maggiormente la fascia sinistra (un netto 54%), tant’è che De Paul – schierato come mezz’ala in quella zona di campo – e Nuytinck hanno gestito rispettivamente il 6.2 e il 6% dell’intero possesso palla bianconero, che ammonta al 43%. In zona-gol l’Udinese ha creato 13 occasioni contro le 22 del Chievo pur avendo rispetto ai clivensi una miglior percentuale on-target: 7 tiri nello specchio a 6 e un 85% di tentativi effettuati dalla fascia centrale del campo. La percentuale legata alle zone di tiro, d’altro canto, evidenzia quanto le due squadre abbiano faticato a trovare uno spiraglio nella transizione offensiva – per tentar di farsi male – e al contempo di quanto le rispettive difese siano state efficaci in fase di rottura: l’Udinese ha raggiunto l’area di rigore solo nel 23% dei casi (contro il 36% del Chievo) cercando in particolar modo lo scarico dal fondo del campo alla ricerca dei centrocampisti a rimorchio. Il nostro “field leader” in quanto a tentativi effettuati è Rodrigo De Paul (3) – che è tale anche per numero di tocchi (84) e dribbling riusciti (4) – seguito da Łukasz Teodorczyk (2). Il primo gol in Serie A del polacco, su tap-in dopo l’errore dal dischetto, corrisponde anche a il penalty numero 25 parato in carriera da Sorrentino. Il Chievo rimane così il fanalino di coda di questa Serie A con 9 punti, a -6 dal penultimo posto presidiato dal Frosinone, mentre l’Udinese sale a 22 punti distanziando momentaneamente la zona rossa di 4 lunghezze, in attesa del Monday night tra Roma e Bologna, e agguantando il quindicesimo posto a pari merito con la SPAL.