22 marzo 2019
22 marzo 2019

La conferenza stampa dell'Italia

Mancini: "Da domani ogni partita è fondamentale"

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Gli Azzurri sono arrivati alla Dacia Arena!
Alla vigilia di Italia-Finlandia Mister Roberto Mancini e il capitano Giorgio Chiellini rispondono alle domande dei giornalisti.


Mister buonasera. Partiamo dall’attacco: domani molto probabilmente giocheranno insieme Immobile e Keane. Quest’ultimo lo ritiene pronto per giocare?

«Abbiamo ancora dei dubbi sul suo utilizzo, almeno fino a stasera, la speranza è che chi andrà in campo a sostituire quei giocatori che solitamente sono i titolari e che ci danno delle certezze possano farlo al meglio, ma non ho dubbi a riguardo».

Tenendo conto che le partite disputate in Nation League si possono considerare alla stregua di un sereno precampionato, cosa si aspetta da questa squadra alla prima partita per così dire ufficiale?

«Nelle prime partite era importante capire dove apportare i correttivi. Abbiamo trovato giocatori che si sono capiti subito e che sono molto disponibili. Adesso iniziano le qualificazioni, nelle quali sono sicuro che la squadra farà bene e farà i gol necessari ad ottenerla».

Cosa l’ha convinta a provare subito Keane?

«Innanzitutto è ancora da vedere se giocherà domani, Moise è un ragazzo giovane senza esperienza internazionale, dal quale mi aspetto che faccia quello che è capace di fare, giocando in tutta tranquillità».

Quali informazioni ha sulla Finlandia?

«E’ una squadra contro la quale è molto difficile giocare, essendo migliorata molto negli ultimi anni. Ha diversi giocatori validi, alcuni dei quali giocano anche nella Championship inglese».

Una domanda per Chiellini: come senti l’ambiente rispetto all’europeo in Francia?

«Credo che il gruppo sia ottimo, stiamo bene insieme, ma anche in passato era così. Poi quello che accade quando si sta insieme per 30 o 40 giorni è qualcosa di magico, l’obiettivo intanto è quello di arrivarci a Euro 2020, poi una volta qualificati si inizierà una nuova avventura e si potrà rivivere quella magia che un’esperienza di una o due partite di qualificazione non ci può dare».

Sempre per Chiellini. Questo modo nuovo di far partire l’azione dai tuoi piedi è per te un’occasione di ulteriore crecita, nonostante tu abbia già 100 partite in azzurro?

«Credo ci sia sempre possibilità di migliorare finché si gioca. Io ho cercato di imparare sempre tanto dagli allenatori che ho avuto, la stessa cosa che sta accadendo adesso con il ct Mancini».

Il numero 10 in Italia ha da sempre un valore particolare, sa già chi lo indosserà domani?

«Ha sempre un valore particolare perché è nella storia del calcio, l’hanno indossato i giocatori che hanno sempre fatto cose importanti, però domani lascio ai giocatori la decisione su chi debba indossarlo».

Visto che la Nation League aveva un valore relativo, quello di domani lo sente come il vero debutto sulla panchina?

«No. Il debutto c’è stato prima, l’obiettivo primario è adesso quello di qualificarci per l’Europeo, anche se credo che la Nation League l’abbiamo onorata fino in fondo, da domani ogni partita diventa fondamentale, non solo per la vittoria, ma anche per risalire il ranking Fifa in vista del sorteggio per la qualificazione alla coppa del mondo».

In questi 10 mesi di ct cosa pensa di aver dato alla Nazionale?

«Io ho cercato di dare un po’ di tranquillità, ho creduto nei giovani, molti sono migliorati, altri potranno migliorare, poi è chiaro che quando arriveremo al campionato europeo ci saranno da fare delle scelte su chi portare e chi lasciare a casa, questo mi dispiacerà, però finora abbiamo dato tanto».

Chiellini, com’è cresciuto negli ultimi tempi Keane visto che tu lo vedi tutti i giorni?

«Ci tengo a sottolineare che il mister ci ha ridato fiducia ed entusiasmo perché era difficile ripartire dopo la mancata qualificazione ai mondiali. Per quanto riguarda Moise, lui ha una forza incredibile e una visione della porta fenomenale, una dote non comune, e deve crescere ancora molto. A gennaio quando ha avuto l’opportunità di andar via io gli ho consigliato di rimanere alla Juve perché prima o poi avrebbe trovato un po’ di spazio.

Cosa non vuole vedere dall’Italia di domani?

«Vale per noi lo stesso discorso fatto per Keane, dobbiamo giocare tranquilli, creare molte occasioni, consapevoli che non sarà una partita semplice contro una squadra che difende bene, perciò dovremo stare concentrati dall’inizio alla fine».

Una domanda per Chiellini: da Italia-Finlandia a Messina nel 2004 a Italia-Finlandia a Udine nel 2019, se dovessi chiudere l’esperienza azzurra senza vincere qualcosa per te sarebbe un cruccio o la cosa ti lascerebbe tranquillo?

«Si lavora sempre per raggiungere il massimo e per vincere. Ci proveremo intanto con la qualificazione all’Europeo, poi quando saremo lì cercheremo di vincerlo, se ci riuscirò bene, in caso contrario sarò contento di quello che ho ottenuto nella mia carriera».

Al ct: Si può dire che adesso a livello di salute è il momento migliore per la sua squadra? Questo può essere un pretesto per fare ancora meglio?

«Sì però già quando abbiamo iniziato la Nation League a Bologna avevamo una buona condizione, adesso stiamo bene, peccato solo l’aver perso dei giocatori che ci davano delle certezze, ma in generale la condizione fisica dei giocatori è buona».