12 aprile 2019
12 aprile 2019

Il Barone Parlante

Da Edinho al Beach Soccer sulle spiagge di Rio

Edinho con Junior
Edinho con Junior
Assieme a Zico a Udine avevamo un altro brasiliano fortissimo: Edinho. Era stato il Capitano del Fluminense, un difensore molto forte fisicamente che qui in Italia giocava da libero mentre in Brasile, nella “Flu”, agiva da terzino sinistro, Agli inizi, come quasi tutti i brasiliani che arrivano in Europa, ha dovuto ambientarsi alla nuova realtà, però aveva una tale intelligenza calcistica che in poco tempo si è adattato alla grande. 
 
Edino Nazareth Filhoè stato uno dei migliori stranieri nella storia dell’Udinese, qui ha giocato per cinque anni, dall’82 all’87, e in 138 partite ha segnato ben 22 reti, un bottino di tutto rispetto per un difensore conquistato grazie ad una delle sue armi migliori: calciava benissimo le punizioni.
 
Col tempo ho capito uno dei fattori per cui tanti brasiliani hanno un piede incredibile: la spiaggia.
 
Edinho si è tenuto molto bene fisicamente e ancora oggi, quando vado in Brasile attorno a Natale e Capodanno, ci troviamo sulla spiaggia di Rio. Aspettiamo il tramonto, quando i turisti lasciano lo spazio libero, montiamo una rete o piantiamo le infradito nella sabbia e ci mettiamo a giocare a footvolley o a beach soccer. Nel gruppetto spesso ci sono altri grandi campioni brasiliani, ovviamente Zico, ma anche Junior e tanti altri, e le persone si fermano ancora a guardarci, perchè il piede è sempre quello.
 
In Brasile giocare a calcio sulla spiaggia è un’istituzione, e il fatto di farlo fin da piccoli è uno dei segreti della tecnica dei brasiliani, l’ho capito proprio in queste occasioni. Quando si gioca a foot volley ad esempio, e la palla all’inizio è a terra, bisogna farla passare sopra la rete con un colpo di interno collo, praticamente come calciare le punizioni. Giocare a piedi nudi sulla sabbia è completamente diverso che farlo su un campo con gli scarpini. Io non ero esattamente scarso come tecnica, eppure mi ci volle qualche mese per abituarmi a giocare in spiaggia.

E’ un allenamento che fa aumentare tantissimo la sensibilità ma soprattutto è sempre, incredibilmente divertente.
 
Con Edinho e Zico abbiamo fatto assieme anche il primo torneo mondiale di beach soccer a metà anni ’90. All’inizio eravamo solo in quattro nazioni, noi e il Brasile, l’Argentina e l’Uruguay, e adesso è uno sport in grandissima crescita, dove i brasiliani continuano a far vedere perchè il loro calcio è qualcosa di speciale.
 
Franco Causio