15 abril 2019
15 abril 2019

Il prossimo avversario: la Lazio

Secondo appuntamento all'Olimpico

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Ottavo posto, 49 punti in classifica e una Champions da inseguire ma decisamente più lontana dopo il k.o. di sabato scorso contro il Milan.
 È una Lazio in difficoltà quella che ci troveremo di fronte nel recupero della 25esima giornata di campionato.
 Solo 1 punto conquistato nelle ultime 3 giornate con due sconfitte in trasferta contro Spal e Milan e, in mezzo, il pareggio acciuffato in extremis all'Olimpico contro il Sassuolo.
 Eppure il blitz di San Siro contro l'Inter sembrava aver lanciato i biancocelesti verso un finale di stagione super e, invece, è stato proprio sul più bello che il giocattolo di Inzaghi sembra essersi inceppato.
 La Lazio resta ugualmente una compagine forte che spesso ha lasciato punti per strada a causa di disattenzioni difensive, pur essendo capace di mettere in pratica un ottimo calcio fatto di tante occasioni da rete create.
 Nelle ultime due sconfitte registrate, ad esempio, le reti incassate sono arrivate entrambe da due rigori evitabili, causati da Patric contro la Spal e da Durmisi contro il Milan, e, soprattutto, concessi nei finali di gara: nel recupero addirittura a Ferrara, a 11' dalla fine contro i rossoneri.
 Cali di tensione, dunque, pagati a caro prezzo.
 Eppure, in questo 2019, la Lazio ha invertito il trend delle ultime stagioni riuscendo, finalmente, a far risultato contro le big (si vedano il doppio successo contro l'Inter a San Siro in campionato e Coppa Italia e il roboante 3-0 rifilato alla Roma nel derby) ma, paradossalmente, ha iniziato a stentare contro le avversarie alla sua portata.
 Negli ultimi due mesi sono arrivate sconfitte contro Genoa e Spal e soltanto un pari contro il Sassuolo, dimostrando di soffrire le squadre molto abili a sfruttare le ripartenze con la qualità dei propri uomini d'attacco: identikit perfetto di un’Udinese in forma e arrabbiata per la beffarda sconfitta subita dalla Roma.
 Eppure, la difesa in questa annata si è complessivamente dimostrata più solida rispetto al passato, avendo incassato, sin qui, 33 reti. A stentare maggiormente, però, è l'attacco, lo scorso anno, a questo punto della stagione, il migliore della serie A.
 Il raffronto numerico è impietoso: nello scorso torneo dopo 31 giornate la Lazio era andata a segno ben 75 volte contro le 44 attuali, un deficit di 31 reti che si traduce in un -11 in classifica rispetto all'annata 17/18.
 A pesare è il ridotto apporto realizzativo di Milinkovic ed Immobile, capace, comunque, di segnare 14 gol di cui solo uno, però, nell'ultimo mese.
 Quella  contro l'Udinese, quindi, rappresenta un'ultima chiamata per non abbandonare il sogno Champions per la formazione di Inzaghi.
 Una gara che il tecnico piacentino sarà costretto a giocarsi senza lo squalificato Luis Alberto che, nell'ultimo periodo, gli aveva consentito di varare un assetto più offensivo grazie al suo spostamento nel ruolo di mezzala a scapito di Parolo, con l'inserimento di Correa a sostegno di Immobile in avanti.
 Proprio in avanti la Lazio dovrà reinventarsi mercoledì visto che anche Correa  è in dubbio per problemi fisici; possibile, dunque, che torni a rivedersi Caicedo in tandem con Immobile in attacco.
 A centrocampo sulle corsie del 3-5-2 chance per Romulo, al posto dell'assente Marusic, a destra, sul versante opposto dovrebbe esserci Lulic, in mezzo Milinkovic, Lucas Leiva e Parolo.
 In difesa non si prescinde dall'highlander Acerbi - voglioso di mettersi alle spalle le polemiche post Milan e sempre pericoloso sulle palle alte, come dimostra il gol dell'andata - ai suoi lati i marcatori dovrebbero essere Bastos e Luiz Felipe.
 In porta Strakosha, neanche un minuto saltato sin qui in campionato.
 Toccherà a lui vedersela con i gli attaccanti bianconeri, pronti a guidare la squadra a una grande impresa all'Olimpico.
 
 
 Jacopo Romeo