08 giugno 2019
08 giugno 2019

Accadde Oggi

Oggi, nel 1976, l'Udinese passa da Brunello a Sanson

Sanson e Delneri.jpg
L' 8 giugno del 1976 è una data storica per l'Udinese. Non solo viene ufficializzato il cambio di proprietà tra la vecchia gestione presieduta da Pietro Brunello (al timone del club bianconero dalla sera del 7 ottobre 1968) e l'imprenditore veneto Teofilo Sanson, ma avviene anche la trasformazione giuridica del sodalizio in Società per Azioni. 

Presidente della neo costituita Spa bianconera è Lino Midolini, unico rappresentante del precedente Consiglio direttivo, i consiglieri sono Angelo Da Dalt concessionario dei prodotti Sanson in Friuli e nel Bellunese e, in rappresentanza di 1200 tifosi che hanno sottoscritto azioni per 54 milioni, Paolo Cautero. 

Un mese dopo la costituzione, nella nuova società subentrano Teofilo Sanson e l'avvocato udinese Mario Pettoello e il capitale sociale viene aumentato a 500 milioni con il 10 per cento garantito dai piccoli azionisti. Sanson, maggior azionista, assume al carica di presidente, Lino Midolini è vice presidente, Mario Pettoello, Angelo Da Dalt e Paolo Cautero consiglieri. L'uomo di fiducia di Sanson è Franco Dal Cin che assume l'incarico di Consigliere delegato.

Il primo importante colpo di mercato della nuova Udinese è rappresentato dall'acquisto dell'attaccante Claudio Pellegrini proveniente dal Barletta che due anni dopo passerà al Napoli. L'allenatore è Livio Fongaro. L' Udinese nel 1976-77, nel nuovo stadio nel quartiere dei Rizzi, è seconda nel girone A della serie C dietro la Cremonese; poi l'anno dopo, grazie ad alcuni azzeccati acquisti e con l'avvento sulla panca bianconera di Massimo Giacomini, la squadra bianconera è protagonista di due consecutive promozioni e nel 1979 sale nel massimo campionato da cui mancava dal 1961-62. L'avventura di Sanson alla guida della Spa bianconera si concluderà il 27 giungo 1981 quando cederà le sue azioni al Gruppo Zanussi presieduto da Lamberto Mazza.