15 September 2019
15 September 2019

Inter-Udinese in pillole

Numeri e statistiche del match di San Siro

Il match di San Siro è stato il novantatreesimo scontro diretto nella storia della Serie A tra Udinese e Inter, con lo score complessivo e aggiornato che recita 46 successi per i nerazzurri e 21 bianconeri, a cui si sommano 26 pareggi. Una partita in cui l’Udinese non ha affatto sfigurato, contro una squadra che dall’inizio della stagione 18/19  ha subito appena 10 gol nelle partite casalinghe: almeno 6 in meno rispetto a qualunque squadra dell’attuale Serie A e della scorsa. L’Udinese esce a testa altissima dal Giuseppe Meazza, dunque, contro una compagine che al momento rappresenta la migliore difesa del campionato, con una sola rete subita nelle prime tre partite. 

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La chiave tattica
Una partita a specchio giocata con dinamismo e physique du rôle, nonostante l’inferiorità numerica che la squadra ha dovuto fronteggiare per più di un’ora, dopo l’espulsione di Rodrigo De Paul a dieci minuti dalla conclusione del primo tempo. Nonostante i 22 tiri a 6 l’Udinese ha calciato 5 volte nello specchio della porta, concludendo nel 67% delle occasioni dall’interno dell’area di rigore. L’Inter da questo punto di vista ha faticato maggiormente nel produrre occasioni negli ultimi 16 metri, e infatti nel 64% dei casi ha tentato la soluzione dalla lunga gittata, a testimonianza della solidità difensiva e dell’attenzione messe in mostra della retroguardia bianconera. I numeri inerenti alle zone di campo vengono annacquati dall’attendismo proattivo (ma non conservativo) con cui la squadra si è dovuta riassettare nel secondo tempo, ma nonostante ciò l’Udinese ha mostrato un’indole pugilistica, di chi rimane restio nell’andare al tappeto: difatto il 49% del gioco complessivo si è sviluppato nella fascia centrale, il 18% nella metà campo nerazzurra, il restante 32% in quella friulana. Per quanto riguarda, invece, le statistiche relative al possesso palla e alla precisione nei passaggi si notano sia l’impronta che l’incipit che mister Tudor stà tentando di imprimere nei giocatori: nonostante l’uomo in meno la mole di gioco gestita è passata dal 40% al 36%, dal primo al secondo tempo, mentre l’accuratezza in termini di fraseggio è diminuita solamente del 2% (dall’82% all’80%). Impostazione e orientamento della manovra, invece, divergono nei dati inerenti alla costruzione e alle fasce d’attacco: nonostante l’interezza della transizione offensiva bianconera sia stata ripartita in maniera omogenea tra fascia destra (35%), sinistra (32%) e centrale (33%), si denota una maggiore concentrazione di palloni su Larsen, più che Sema. Il primo palleggio è stato affidato a Rodrigo Becão (4.3%), con Walace a far da primo riferimento sulla verticale (4.7%) e Jajalo pronto ad agire come falso playmaker. Non a caso i quattro giocatori della catena di centrodestra hanno coordinato complessivamente il 48% del gioco della squadra. 

Il prezioso lavoro dei centrocampisti
Uno ha debuttato ieri sera, l’altro nelle prime due partite ha già mostrato le sue qualità geometriche. Walace e Jajalo hanno ricoperto un ruolo nevralgico nella partita di ieri, coabitando alla grande pur essendo simili per caratteristiche. Il brasiliano è stato field leader e fulcro del gioco friulano con una precisione nei passaggi del 98% (49 su 50), 67 tocchi ed il 4.7% del possesso palla totale gestito. Il bosniaco invece si attesta al 3.4% in quest’ultimo dato, con 61 tocchi e 38 fraseggi completati su 45 totali, impreziositi da 2 key passes. Dati importanti, testimoni di quanto siano preziosi e ben inseriti questi due nuovi acquisti. Non può mancare una lode per la generosa prestazione offerta da Fofana, capace di concludere positivamente il 75% dei dribbling tentati (3 su 4), prima di prestarsi alla doppia mansione in fascia negli ultimi dieci minuti di partita, con l’ingresso in campo di Pussetto.
 
La solidità difensiva
Attenzione e agonismo, anche nelle fasi più complicate della partita. Alla prima partita stagionale il rendimento di De Maio si concretizza in 9 spazzate difensive e 8 intercettazioni: dati che lo rendono field leader assoluto non solo della squadra bianconera, ma dell’intera partita. Non da meno è stato Nicholas Opoku, che ha vinto 4 dei 6 duelli aerei ingaggiati con gli attaccanti nerazzurri (il 67%). Per Becão, invece, è arrivata la solita prestazione a trecentosessanta gradi: le ottime doti in costruzione sono impreziosite dal 100% di successo nei tackle (3 su 3), 3 intercettazioni e 5 spazzate.

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