21 febbraio 2019
21 febbraio 2019

Udinese Story

Lazi Szoke, l'Ungherese di Bruseschi

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Laszlo Szoke,classe 1930, mezzala ungherese di buona tecnica, uno dei primi stranieri ad indossare la maglia dell' Udinese, giunse in Italia nella primavera del 1949 con la speranza di far parte del Grande Torino (era stato chiamato dall'allora Direttore Generale del club granata, il suo connazionale, Ernest “Egri” Erbstein), poi svanita a seguito della tragedia di Superga. Ma per Szoke c'era un’altra possibilità di difendere i colori di un altro club italiano di prestigio: l'Inter. La società nerazzurra, su consiglio del formidabile bomber Istvan Nyers, che aveva conosciuto Szoke a Budapest,tentò di ingaggiarlo. Tutto fu vano. L'Ungheria non rilasciò il nulla osta al tesseramento. Szoke si spostò in Friuli e il presidente della Pro Gorizia, il commerciante di pellami Aldo Tacchini, abile manager di mercato, lo inserì nei ranghi della squadra isontina (serie C). Poi Tacchini falsificò i documenti del ragazzo che da ungherese diventò cecoslovacco proveniente dal Bratislava e ciò permise a “Lazi” di approdare al Fanfulla da Lodi con cui disputò 25 gare, segnando 5 reti, in serie B. A fine campionato venne scoperto il falso e Szoke, squalificato per un anno, dovette emigrare in Colombia, nazione non iscritta alla Fifa, per cui potè essere tesserato dallo Junior di Barranquilla. Scontata la squalifica, Szoke ritornò in Europa e fu ingaggiato dal Racing Club Sport di Parigi disputando 5 incontri, segnando una rete. Nell'estate del 1952 fu acquistato dall'Udinese di cui Dino Bruseschi era da poche settimane il presidente dopo essere subentrato a suo suocero Giuseppe Bertoli. In bianconero Szoke, Lazi per gli amici, si impose per la visione di gioco e nel dettare sapientemente i tempi di gioco. Disputò sino al 1955 66 incontri segnando 9 reti. Fece il suo debutto in bianconero il 14 settembre 1952 in Lazio-Udinese 1-2 segnalandosi tra i migliori in campo. Memorabile fu nella stagione successiva la sua prestazione del 6 dicembre 1953 a San Siro contro l'Inter campione d'Italia. Quella domenica l'Udinese vinse per 2-0, Szoke segnò il secondo gol al 13' della ripresa dopo una corta respinta di Ghezzi su conclusione di Virgili, ma fu determinante anche per l'1-0 (rete di Ploger al 14') dopo una sua solitaria scorribanda sulla corsia di destra con lungo cross che mise in crisi la difesa interista. Il Direttore Responsabile del “Calcio e Ciclismo Illustrato, Leone Boccali, definì Szoke “lo sfacchinatore dell'Udinese” perché corse per tutti i 90' con pochissime pause. Nella sua ultima stagione in bianconero, 1954-55, quella del secondo posto, Lazi fu condizionato da un infortunio al ginocchio sinistro è collezionò appena 13 gettoni di presenza per poi essere ceduto alla Triestina con cui gioco sino al 1960. Passò poi al Brescia per ritornare al club alabardato con cui chiuse la carriera nel 1963. Lazi è scomparso il 19 marzo 2014.

Guido Gomirato