03 novembre 2018
03 novembre 2018

Obiettivo: tornare a vincere

Velazquez: "Il Milan ha grandi individualità ma ho fiducia nei miei ragazzi"

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Mister Velazquez presenta la sfida tra Udinese e Milan rispondendo alle domande dei giornalisti durante la consueta conferenza stampa della vigilia.

Mister, abbiamo visto la lista convocati: rientrano sia Machis che Nuytinck. Come stanno?

"Quando dei giocatori rientrano tra i convocati significa che stanno bene e che possono scendere in campo, da titolari o in corso d'opera. Bram ha saltato pochi allenamenti, è un ragazzo straordinario che mette sempre una grinta incredibile. Si è allenato bene con regolarità, il ragazzo vuole giocare. Machis invece è fuori da più tempo: è rientrato in gruppo in settimana ed è difficile che sia tra i titolari. Sarà un'arma da utilizzare in corso d'opera in base a come si mette la partita".

Contro una grande c'è sempre il rischio di prendere gol: per fare punti dovrete segnare almeno una rete.

"Noi scendiamo sempre in campo per vincere e per fare gol: a volte è possibile altre volte invece no e dipende tanto anche dagli avversari che ti trovi davanti. Domani il nostro obiettivo rimane quello di portare a casa i tre punti e siamo consapevoli che possiamo farcela. Col Milan faremo una partita aggressiva, determinata e soprattutto equilibrata. Questa settimana ci siamo allenati bene con forza e abnegazione: aver pareggiato a Genova recuperando per due volte lo svantaggio ci ha fatto bene, soprattutto di testa".

Mister perché ha giocato Musso al posto di Scuffet? Simone non aveva fatto male fin qui.

"La scelta di far giocare Musso è stata mia e del mio staff: gli allenatori dei portieri stanno facendo un gran lavoro ma la decisione finale spetta a me. Come ho sempre detto io ho la fortuna di avere tre portieri titolari tra cui scegliere, quindi valuto ogni settimana in base alle partite e agli allenamenti. Simone è un uomo spogliatoio, importante sia dentro che fuori dal campo e quando ha giocato l'ha fatto per il bene della squadra così come Juan. Le partite non sono tutte uguali: quando arrivi da quattro sconfitte hai bisogno di fare qualche cambio anche in porta ma non lo fai per fare del male a un tuo calciatore".

Che partita dobbiamo aspettarci domani con il Milan? I rossoneri hanno due fenomeni in attacco come Suso e Higuain.

"Il Milan ha tante grandi individualità non solo Suso e Higuain: il nostro obiettivo è quello di far bene soprattutto in fase offensiva. Se siamo bravi a lavorare col pallone anche la fase difensiva viene facilitata".

Sette gol su dieci l'Udinese li ha realizzati nell'ultima mezzora di gioco, record assoluto per la Serie A.

"Non si tratta sicuramente di una casualità ma parliamo sempre di calcio, uno sport dinamico in cui numeri e schemi contano fino a un certo punto".

Mister, la difesa del Milan sembra essere il loro punto debole, pensi dunque di impostare una gara più aggressiva del solito?

"Sono una squadra con grandi qualità che arriva da due vittorie importanti in campionato. Abbiamo lavorato tantissimo anche sui loro video. Ci sono ben chiari i loro punti forti e punti deboli ed è su quello che andremo a giocare. Non voglio sbilanciarmi sul piano tattico, ma sarà una grande partita".

Domenica ha utilizzato Ter Avest e Opoku. Le seconde linee cominciano ad essere pronte per poter essere schierate con continuità?

"Sono due situazioni diverse: Opoku viene da un campionato diversissimo da questo, parlava una lingua diversa. È un ragazzo di 20 anni con grandissime qualità e aveva solo bisogno di un po’ di tempo e credo proprio che sia entrato bene nelle ultime due partite. Per Ter Avest il discorso è diverso: arriva dal campionato olandese dove si pone molta più attenzione sulla fase offensiva che su quella difensiva. Sulla seconda deve crescere molto. Quando è arrivato aveva un infortunio dal quale finalmente si è ripreso e può dimostrare quello che vale. Non dimentichiamoci di Balic, anche lui è entrato a Genova e ha fatto vedere delle ottime cose".

È la settimana di De Paul, rinnovo ieri, domenica gol e assist. Secondo lei rende meglio come esterno sinistro che si accentra o come seconda punta alle spalle di Lasagna?

"Il modulo è sempre molto dinamico, ma lui credo che giochi meglio più vicino all’area avversaria. Poi dipende che compagni ha vicino. Ha la grande capacità di far giocare bene tutta la squadra. Per me è un calciatore straordinario capace di leggere molto bene il gioco e che soprattutto non ha ancora espresso tutto il suo potenziale, può diventare davvero un grande campione".