12 septiembre 2019
12 septiembre 2019

Il bilancio dei bianconeri in Nazionale

Come si sono comportati in giro per il mondo i nostri ragazzi

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Solide conferme, indelebili prime volte e scalpitanti attese: un insieme di elementi che trasudano di ribellione per l’insuccesso, che rendono questa pausa nazionali un bicchiere mezzo pieno per i dieci bianconeri coinvolti con le maglie dei propri paesi. Qualità e sostanza sono due cardini delle partite sfoderate da De Paul e Larsen, nei rispettivi impegni con Argentina e Danimarca. «El Diéz» è stato il perno tra gli ingranaggi della sperimentale albiceleste di Scaloni nell’ampio trionfo sul Messico e nel pareggio contro il Chile, in cui Rueda non ha schierato Sierralta. L’esterno danese, invece, ha giocato con ordine e dinamismo nella goleada su Gibilterra e contro la Georgia, nelle qualificazioni per EURO 2020. Sulla stessa frequenza non sono mancati all’appello anche i due capitani: Troost Ekong al 65’ di Nigeria-Ucraina si è inventato un salvataggio determinante su Jaremcuk, vestendo come suo solito i panni del condottiero, mentre Nestorovski ha sgomitato con le difese di Estonia ed Israele per più di un’ora, con la sua Macedonia. Restando in Africa hanno gioito Opoku, autore di due gare guardinghe all’esordio con il Ghana under-23, e Seko Fofana, che dopo la sconfitta contro il Benin ha marcato la sua prima rete con la Costa D’Avorio, ai danni della Tunisia. La porta, invece, l’ha difesa alla grande Manuel Gasparini, nel primo atto di Italia-Serbia under-18. In attesa di un’occasione ci sono capitan Lasagna, entrato di buona lena a otto minuti dalla fine di Italia-Armenia, e Samir, che non ha giocato contro Perù e Colombia, ma scalpita per esordire con la Seleçao.