30 October 2019
30 October 2019

Accadde Oggi | Giuseppe Bertoli

Il 30 ottobre 1970 moriva il primo presidente dell'Udinese in serie A

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Il 30 ottobre 1970 moriva  Giuseppe Bertoli, il primo presidente dell'Udinese in serie A. Contitolare delle Officine Bertoli, l'Azienda siderurgica di Molin Nuovo, a nord di Udine, assunse la presidenza del club bianconero nell'estate del 1947 subentrando al dimissionario Guido Cappelletto, commerciante di Udine. Bertoli rilevò anche il pesante passivo del sodalizio, 9 milioni. L' Udinese allora militava in uno dei tre gironi della serie B, ma la Figc aveva nel frattempo aveva deciso di ristrutturare il torneo cadetto, non più suddiviso in tre gironi, ma in un unico campionato a 18 squadre. Vi avrebbero partecipato le prime sei classificate di ogni girone della stagione 1947-48. L' Udinese si piazzò all'undicesimo posto nel suo (girone B) per cui  fu retrocessa. Bertoli si rimboccò le maniche, chiamò alla guida della squadra Aldo Olivieri, portiere ex campione del mondo nel 1938, fece acquisti mirati, in particolare Roffi,  Miniati,  Civili, e in quella stagione gli allenamenti settimanali passano da due a cinque, con tutti i calciatori stipendiati.

L' Udinese conclude il campionato al primo posto, è promossa in B e nel 1949-50, grazie ad altri acquisti importanti, il portiere Brandolin i difensori Zorzi, Vicich, il mediano Bergamasco, la mezzala irlandese Sloan, l' ala Farina, soprattutto il trio offensivo della Mestrina Perissinotto,  Darin, Dalle Vacche centra lo storico traguardo della promozione in A. Nel 1950-51 i bianconeri, nel frattempo affidati a Guido Testolina, sono noni, l'anno dopo, a seguito del 2-7 casalingo con la Juventus (30 marzo 1952) Testolina viene esonerato e Bertoli affida la squadra al difensore Severino Feruglio che diventa quindi giocatore-allenatore dei bianconeri centrando la salvezza. Bertoli nell'estate del 1952 passa il testimone a suo genero Dino Bruseschi. L' Udinese con al timone Bertoli, che poi assumerà la carica di presidente onorario, ha conquistato nella massima categoria 22 affermazioni, 25 pareggi ed ha perso  29 volte. L' imprenditore friulano, che prima della guerra è stato anche Podestà del Comune di Tavagnacco che allora comprendeva anche il territorio di Pagnacco, nel 1964-65, in uno dei periodi più difficili della storia dell' Udinese, ha ricoperto la carica di commissario del club bianconero che ha corso il pericolo di precipitare dalla C alla serie D. Poi ha lasciato definitivamente spazio a Dino Bruseschi.