16 diciembre 2019
16 diciembre 2019

Juventus-Udinese, la partita in pillole

I numeri e le statistiche della sfida dell'Allianz Stadium

UC_Match-Report_sito.jpg
La partita di ieri pomeriggio, andata in scena all’Allianz Stadium di Torino, è stata lo scontro diretto numero 91 nella storia della Serie A tra Juventus e Udinese. Il bilancio complessivo delle sfide tra le due squadre è di 62 successi per i campioni d’Italia in carica, 17 per i friulani e infine 17 pareggi. Cristiano Ronaldo sale a quota 9 reti in campionato, segnando una doppietta a distanza di 21 gare dall’ultima (contro il Parma, il 2 febbraio scorso), mentre il gol del momentaneo 3–0 porta la firma di Leonardo Bonucci (3^gol in questo campionato). Nell’extra-time ha trovato la sua prima marcatura stagionale Ignacio Pussetto, dopo le 4 della scorsa stagione. L’ultimo risultato positivo riscosso dall’Udinese in casa della Juventus risale al 23 agosto del 2015: uno 0–1, firmato Cyril Théréau. 

La chiave tattica
Una partita empirica, in cui le interpretazioni tattiche hanno rivestito un ruolo nevralgico al pari dei valori tecnici presenti in campo. Luca Gotti contro la Juventus ha schierato il solito 3–5–2, ma senza adoperare alcun cambiamento nell’undici titolare visto contro il Napoli, la scorsa settimana. Stryger Larsen e ter Avest, specificatamente, avevano il compito di pressare alto i terzini avversari, Danilo e Mattia De Sciglio, ma la contromossa attuata dagli uomini di Maurizio Sarri ha incrinato gli equilibri del match sin dalle prime battute. In tal senso i continui decentramenti posizionali di Paulo Dybala e Gonzalo Higuaín verso le fasce hanno obbligato gli esterni friulani ad arroccarsi in un 5–3–2 ben più conservativo rispetto ai propositi iniziali: non a caso, nella prima frazione, i due attaccanti argentini  hanno contribuito alla manovra offensiva della squadra con 2 key passes a testa, su 7 totali. L’avvio arrembante dei padroni di casa ha congestionato il possesso friulano, causando errori di misura nel fraseggio ed eccessiva distanza tra i reparti: già intorno al primo quarto d’ora di gara la Juve ha fatto registrare 5 tiri (2 on target, compreso il gol di Ronaldo) a 0, amministrando il 75% di possesso con un’accuratezza pari all’89%. L’Udinese ha cercato di uscire dal suo guscio difensivo, incrementando fino al 32% la mole di gioco gestita (precisione dell’82%), ma senza riuscire nell’intento di produrre delle reali occasioni da gol, mentre la rete del 3–0 realizzata di Leonardo Bonucci ha messo il punto esclamativo sulla perfetta prestazione dei piemontesi nella prima metà di gara. I numeri relativi alle zone d’azione, in senso pratico, si rendono testimoni della superiorità juventina: il 48% del gioco di fatto si è sviluppato lungo il corridoio centrale, il 30% nella trequarti campo ospite ed, infine, solo il 22% in quella dei padroni di casa. Ad ogni modo, nel secondo tempo, l’Udinese ha rinvigorito le sue trame offensive con 6 tiri nello specchio (a 9), e 3 occasioni da gol (a 8), concludendo nel 64% delle situazioni dall’interno dell’area di rigore. I friulani hanno trovato la via della rete nell’extra-time, con Ignacio Pussetto, sfruttando le poche lacune della corazzata juventina: gli uomini di Sarri, di fatto, si sono imposti nel possesso palla (60%–40%), nella precisione del fraseggio (91%– 84%) e anche nel numero di contrasti vinti (16–10). Nella transizione offensiva la squadra di Luca Gotti ha prodotto 5 attacchi centrali, 21 dalla fascia sinistra e 16 dalla destra, mentre in fase difensiva ha completato 40 recuperi a 2.

Juan Musso, un punto di riferimento
1440 minuti in campionato per l’estremo difensore argentino, ormai divenuto una colonna portante della formazione friulana. Juan Musso dinnanzi al tridente composto da Cristiano Ronaldo, Dybala e Higuaín ha compiuto 6 parate complessive (1 in più di Gianluigi Buffon), delle quali 3 decisive. Delle statistiche importanti nonostante i tre gol subiti, cui si somma il 2% di possesso palla amministrato attraverso 31 tocchi e 11 passaggi completati positivamente.

Kevin Lasagna, un lottatore
Novanta minuti di battaglia, contro la terza miglior difesa del campionato, arricchiti da una lodevole predisposizione al sacrificio. Kevin Lasagna ha tentato 4 tiri (field leader dell’Udinese), centrando la porta di Gianluigi Buffon in 2 occasioni. Il capitano bianconero ha amministrato l’1.3% del possesso palla della squadra, attraverso 31 tocchi e un tasso di accuratezza dell’81%, cui si sommano anche 1 contrasto vinto e 5 recuperi difensivi.