Intervenuto al webinar "Yes, we can change" promosso da Confindustria Udine, il tecnico bianconero Luca Gotti si è soffermato su come la squadra ha affrontato le varie fasi dell'emergenza sanitaria dal punto di vista della preparazione.
Nei primi 15 giorni di quarantena non è stato particolarmente difficile allenare i giocatori a distanza, perché avevano ancora nelle gambe e soprattutto nella testa i ritmi del campionato. Successivamente le cose si sono via via complicate: la mancanza di un obiettivo sportivo ha portato a un calo delle motivazioni, inoltre con l'espandersi della pandemia a livello mondiale, i giocatori con famiglia all'estero hanno giustamente iniziato a preoccuparsi della salute dei loro cari. In questi ultimi giorni è tornata la possibilità di allenarsi nei centri sportivi in forma individuale e la condizione mentale della squadra è nuovamente cresciuta.
Nei primi 15 giorni di quarantena non è stato particolarmente difficile allenare i giocatori a distanza, perché avevano ancora nelle gambe e soprattutto nella testa i ritmi del campionato. Successivamente le cose si sono via via complicate: la mancanza di un obiettivo sportivo ha portato a un calo delle motivazioni, inoltre con l'espandersi della pandemia a livello mondiale, i giocatori con famiglia all'estero hanno giustamente iniziato a preoccuparsi della salute dei loro cari. In questi ultimi giorni è tornata la possibilità di allenarsi nei centri sportivi in forma individuale e la condizione mentale della squadra è nuovamente cresciuta.