06 noviembre 2017
06 noviembre 2017

Presentata alla Dacia Arena la Carta Etica dello Sport

Fra sport ed educazione: il ruolo dell’allenatore come elemento sinergico rispetto alla famiglia nella crescita dei giovani atleti

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"Il ruolo dell'allenatore: : il campo da gioco sa essere un luogo educativo?": questo il titolo del convegno organizzato lunedì 6 novembre nella sala stampa della Dacia Arena; si è trattato del secondo di quattro incontri organizzati dal Comune di Udine in collaborazione con l’Istituto Jacques Maritain focalizzati sulla relazione fra sport ed educazione.

Moderato da Alessandro Talotti, atleta di salto in alto, il dibattito ha visto coinvolti il tecnico della Primavera bianconera Giulio Giacomin, Luca Grion, docente di filosofia del diritto, Valerio Bernabò, ex nazionale di rugby e ora allenatore e la cestista e attuale allenatrice della Delser Udine Amalia Pomilio. Tutti i relatori hanno raccontato le proprie esperienze di allenatore e genitore alle tante persone presenti. 

Questa serie di incontri fa parte di un progetto nato più di un anno fa e sfociato nella redazione della carta etica dello sport, frutto del confronto fra le diverse anime sportive della città di Udine. Questo documento non vuole essere un codice deontologico di fronte al quale porre in moto un fare sanzionatorio nel caso in cui i dettami contenuti non vengano rispettati, ma creare un dibattito sull’argomento fra allenatori, genitori e giovani atleti. 
Lo sport insomma visto come luogo dove educare i più giovani a una serie di virtù etiche e morali. Da qui l’idea di questo incontro: lo scopo della carta dello sport, infatti, deve essere quello di creare una sinergia fra gli allenatori e i genitori.