21 marzo 2019
21 marzo 2019

Collavino: comanda la classifica

Le parole del direttore generale Franco Collavino sul ritorno di Tudor

363A2182.jpg
“Igor Tudor è il nuovo allenatore dell’Udinese” ha dichiarato il direttore generale dell’Udinese Franco Collavino. “A nome della società e mio personale il nostro bentornato, e colgo l’occasione per ringraziare Davide Nicola e il suo staff per il lavoro svolto. Mister Nicola sa che queste mie parole sono sincere. A questo punto del campionato comanda la classifica: mancano 11 partite e siamo a 25 punti in classifica: ci accingiamo a disputare, alla ripresa, 5 partite in 2 settimane. Questo è il motivo per cui questa scelta l’abbiamo operata proprio ora”. Collavino ha voluto riassumere anche le motivazioni della scelta: “È un dato di fatto che, nel momento in cui l’anno scorso abbiamo presentato Mister Tudor, ci ha portato alla salvezza. Per questo motivo abbiamo voluto prendere un allenatore che conosce la squadra, i tifosi, l’ambiente e i nostri tecnici con i quali ha già lavorato. Lui ha le qualità tecniche e caratteriali per aiutarci a raggiungere la salvezza”.

Cosa c’è che non va, se la società è costretta ad operare tutti questi cambi tecnici?

“Quello che posso dire è che non è facile rimanere competitivi al nostro livello. Per farlo questo club sta facendo dei continui investimenti e anche in questa stagione stiamo ricevendo delle richieste importanti per molti dei nostri giocatori. Detto ciò, è evidente che se in due anni si cambiano così tanti allenatori qualche errore è stato fatto, ed è soprattutto evidente che certe aspettative non hanno portato ai risultati che il campionato richiede. Per questo si rendono necessari dei cambi. Siamo in un contesto di grande competitività, il campionato italiano vede la presenza di squadre molto forti". 

Come sarà composto lo staff di Tudor?

“Tudor si avvarrà di Jurica Vucko, e lavorerà con loro il nostro staff tecnico, che sarà integrato da Giampiero Pinzi, il quale nel frattempo ha rescisso il contratto con il Padova. Pinzi è un ragazzo che ha maturato molte presenze con l’Udinese e rappresenta quella che io definisco “udinesità” un valore strategico per costruire un contesto solido”.

Lei ha parlato di udinesità, ma negli anni si è un po’ persa questa caratteristica…

"Per costruire una rosa di giocatori bisogna fare i conti anche con il mercato, con la competitività, con le altre squadre. Il nostro percorso è già iniziato, con investimenti a lungo termine: stiamo rinnovando il settore giovanile e abbiamo avviato il progetto Academy, tutto questo per poter avere nel futuro in rosa degli italiani. Fermo restando che un discorso di questo tipo lo si può fare con giocatori di qualsiasi nazionalità perché quello che conta è l’attaccamento alla società, alla squadra, alla maglia, al territorio e la motivazione che ne deriva”.