25 septiembre 2019
25 septiembre 2019

Hellas Verona - Udinese, in pillole

La partita del "Bentegodi" tra numeri e statistiche

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La partita andata in scena ieri sera al Bentegodi, anticipo del primo turno infrasettimanale di questo campionato, è stata il trentunesimo scontro diretto nella storia della Serie A tra Hellas e Udinese. Lo score complessivo e aggiornato conferma e sancisce il sostanziale equilibrio tra le due squadre, che vantano dieci successi a testa nei face to face, corroborati da 11 pareggi. Continua, peraltro, la serie positiva in terra veneta dei bianconeri, che tra il Chievo Verona e Hellas sono imbattuti da dieci gare consecutive: si tratta della striscia d’imbattibilità regionale più longeva, in trasferta, nella storia del club friulano. 

Statistiche: powered by OPTA

La chiave tattica
Una partita pugilistica in cui Hellas Verona e Udinese si sono aggiudicate, ai punti, un round a testa. Dalle statistiche relative alle zone di azione si denota un sostanziale equilibrio tra le due compagini: infatti il 50% del gioco complessivo s’è sviluppato nella fascia centrale del campo, mentre il resto si suddivide equamente tra la metà campo bianconera e quella scaligera. Nel corso del primo tempo la squadra di Tudor ha preso il pallino del gioco, avendo ragione dell’avversario sia nel possesso palla (56% a 44%) che nel numero di occasioni da gol prodotte: 9, delle quali 3 nello specchio della porta presidiata da Silvestri, contro le 3 dei veronesi, che al contrario non sono mai riusciti a inquadrare i pali protetti da Musso. L’inerzia della partita è mutata nella seconda frazione, invece, dove l’Hellas è riuscito ad incrementare notevolmente la mole di gioco gestita fino al 55.5%, apportando inoltre 10 tentativi verso la porta bianconera (di cui 4 on target). L’Udinese, dal canto proprio, pur risentendo dell’energica risposta scaligera, ha dimostrato una grande solidità difensiva superando l’avversario nelle statistiche inerenti ai duelli aerei (27 a 23) ed ai contrasti vinti (10 a 21). La fase di transizione offensiva bianconera si è sviluppata maggiormente sulla catena di centrodestra (43%), con Becão e Stryger Larsen che, insieme, hanno gestito il 9.5% del possesso palla complessivo, rispetto al 7% di Samir e Sema (30%) sul lato opposto. Per quanto riguarda le occasioni da gol create, invece, il 45% sono state finalizzate dall’interno dell’area di rigore, mentre nel restante 45% dei casi la squadra ha cercato una soluzione dalla lunga gittata.

Becão sempre al top
Il centrale difensivo brasiliano ha disputato un’altra partita di grande sostanza, attenta e perentoria. Non a caso in campionato è il calciatore della rosa bianconera con il minutaggio maggiore insieme a Juan Musso: entrambi hanno giocato tutti i 450 minuti a disposizione, in queste cinque giornate. La prestazione di Becão contro l’Hellas Verona rasenta la perfezione attraverso il 100% di successo sia nei duelli aerei (7 su 7) che nei contrasti ingaggiati (2 su 2), a cui si addizionano anche 2 intercetti, 2 spazzate difensive e 1 tiro bloccato. Essenziale, ma completo. 

Jajalo è il centro del gioco
L’amministratore del gioco, l’uomo intorno al quale germoglia e si sviluppa la manovra bianconera. Mato Jajalo, alla sua centesima partita in Serie A, dopo i trascorsi con Siena e Palermo, è field leader bianconero in termini di possesso palla gestito (il 6% sul 44.5% totale) e di passaggi completati con esito positivo (42), con un tasso di accuratezza dell’82%. La prestazione complessiva del bosniaco è impreziosita da 3 contrasti vinti su 4 effettuati (dunque il 75%), 3 cross tentati e 1 dribbling riuscito. 

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