Il regno di Guidolin

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Francesco Guidolin
Nell'estate del 2010 arriva la notizia che fa sobbalzare i cuori dei tifosi friulani: Guidolin ritorna alla guida tecnica della Prima Squadra! È il preludio alla stagione dei record, la 2010-11. Nell'anno con più vittorie (20) e col maggior numero di reti segnate (65), esplode il talento di Sanchez (primo giocatore dell'Udinese a realizzare 4 reti in una sola partita), si conferma tutta la classe di Di Natale (per la seconda volta capocannoniere con 28 centri) e si esprime nella sua pienezza l'abilità tra i pali di Handanovic (imbattuto tra febbraio e aprile per un totale di 616 minuti e con 6 penalty neutralizzati su 8 tentativi stagionali). Un inizio claudicante con un punto nei primi cinque incontri di campionato, poi la formazione guidata da Francesco Guidolin comincia a macinare gioco e risultati. Dopo uno spettacolare 3-1 casalingo rifilato al Napoli e un incredibile 4-4 a San Siro col Milan, i bianconeri mettono le ali e con undici risultati utili consecutivi (in cui spicca lo 0-7 di Palermo) si affacciano nelle prime posizioni della classifica fino ad arrivare alla zona Champions.
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Campionato 2010-11: Sanchez festeggia con i compagni
Il duello con la Lazio per la conquista del quarto posto, l'ultimo utile per accedere alla massima competizione di club, è serrato e si decide in uno scontro diretto alla terzultima di campionato allo Stadio Friuli. Le "Zebrette" si impongono col punteggio di 2-1 in una partita da libro "Cuore" e difendono nelle ultime due gare, con Chievo e Milan, l'esiguo vantaggio maturato sui biancocelesti, chiudendo a quota 66 punti una cavalcata trionfale.
 
L'urna di Nyon riserva l'avversario impossibile nei preliminari di Champions League: l'Arsenal di Wenger. L'Udinese, seppur sconfitta, affronta l'avventura in Europa League (terminata agli ottavi di finale per mano dell'AZ Alkmaar) e il campionato con grande onore, migliorando addirittura quarto posto dell'anno precedente chiudendo la stagione 2011-12 sul terzo gradino del podio. Di Natale perde lo scettro di capocannoniere della Serie A con "sole" 23 reti.

Se pensate che la stagione successiva potesse essere avara di emozioni vi sbagliate di grosso. Dopo la seconda e amara eliminazione dalla Champions League maturata ai calci di rigore contro lo Sporting Braga, il 2012/13 scorre sul filo dell'incertezza in classifica fino a 8 giornate dalla fine, quando la corazzata di Guidolin decide di mettere il turbo infilando un filotto di successi (record assoluto nella storia ultracentenaria del club) che la spinge fino al quinto posto finale e alla terza qualificazione europea consecutiva. Indimenticabile la vittoria per 3-2 maturata ad Anfield contro il Liverpool di Steven Gerrard nel corso dell'avventura in Europa League, terminata con l'eliminazione nella fase a gironi.

La maledizione dei preliminari si manifesta nuovamente all'inizio della stagione 2013/14 quando i bianconeri soccombono nel terzo turno eliminatorio di Europa League allo Slovan Liberec dopo 180 minuti difficili da raccontare e intrisi di sfortuna. Le gioie, questa volta, non arrivano da campionato (i friulani finiranno quattordicesimi), ma dalla Coppa Italia. Le zebrette raggiungono la semifinale della seconda competizione italiana per club, dopo aver eliminato Inter e Milan, ma si infrangono come un onda contro la Fiorentina di Montella. Il successo per 2-1 nella sfida di andata al Friuli viene ribaltato dalla formazione viola al ritorno grazie alle reti di Pasquale e Cuadrado.