<h2 style="text-align: center;">Il racconto della partita</h2>
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<div>Una Sampdoria in formato battaglia riesce ad aver ragione di una Udinese in trincea, anche grazie a due rigori discutibili. Lo fa con la doppietta “da record” del «PUER AETERNUS» Fabio Quagliarella – sempre più capocannoniere di questa Serie A con 16 centri – e le successive reti di Karol Linetty e Manolo Gabbiadini, sotto il vigile occhio del CT azzurro Roberto Mancini. Per tentar di contrastare una Samp esuberante e altrettanto ambiziosa Davide Nicola opta per un 3–5–1–1, confermando per dieci undicesimi la formazione scesa in campo la settimana scorsa contro il Parma: Rolando Mandragora, assente per squalifica contro i ducali di D’Aversa, riprende il suo posto come vertice basso in mediana. Ne consegue l’avanzamento del raggio d’azione di Rodrigo De Paul, vero e proprio “talismano” dei bianconeri, con 2 gol e 1 assist all’attivo negli ultimi tre scontri diretti coi blucerchiati, che sostituisce Kevin Lasagna come partner in attacco di un confermatissimo Stefano Okaka. Nella Doria è tutta questione di scelte, per Marco Giampaolo, che a giudicare dal risultato e dai nomi sul tabellino ha il merito di aver confezionato una formazione equilibrata: senza Jacopo Sala e Caprari – entrambi out per infortunio – oltreché lo squalificato Gastón Ramírez, c’è Riccardo Saponara alle spalle della coppia Quagliarella-Defrel. Al centro della difesa Colley vince il ballottaggio su Tonelli – completando il reparto insieme a Murru, Andersen e Bereszyński – mentre in mezzo al campo trova spazio il polacco Linetty al posto dell’ex di turno Jantko.</div>
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<div>Una Sampdoria in formato battaglia riesce ad aver ragione di una Udinese in trincea, anche grazie a due rigori discutibili. Lo fa con la doppietta “da record” del «PUER AETERNUS» Fabio Quagliarella – sempre più capocannoniere di questa Serie A con 16 centri – e le successive reti di Karol Linetty e Manolo Gabbiadini, sotto il vigile occhio del CT azzurro Roberto Mancini. Per tentar di contrastare una Samp esuberante e altrettanto ambiziosa Davide Nicola opta per un 3–5–1–1, confermando per dieci undicesimi la formazione scesa in campo la settimana scorsa contro il Parma: Rolando Mandragora, assente per squalifica contro i ducali di D’Aversa, riprende il suo posto come vertice basso in mediana. Ne consegue l’avanzamento del raggio d’azione di Rodrigo De Paul, vero e proprio “talismano” dei bianconeri, con 2 gol e 1 assist all’attivo negli ultimi tre scontri diretti coi blucerchiati, che sostituisce Kevin Lasagna come partner in attacco di un confermatissimo Stefano Okaka. Nella Doria è tutta questione di scelte, per Marco Giampaolo, che a giudicare dal risultato e dai nomi sul tabellino ha il merito di aver confezionato una formazione equilibrata: senza Jacopo Sala e Caprari – entrambi out per infortunio – oltreché lo squalificato Gastón Ramírez, c’è Riccardo Saponara alle spalle della coppia Quagliarella-Defrel. Al centro della difesa Colley vince il ballottaggio su Tonelli – completando il reparto insieme a Murru, Andersen e Bereszyński – mentre in mezzo al campo trova spazio il polacco Linetty al posto dell’ex di turno Jantko.</div>