31 agosto 2019
31 agosto 2019

Andrea Carnevale, 22 anni di Udinese

Ricopre il ruolo di capo degli osservatori

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E' stato uno dei più grandi attaccanti del calcio italiano. Forte di testa, fisico importante, confidenza con la porta. Andrea Carnevale, oggi 58 anni, è il capo dell'area scouting dell'Udinese, società che nel tempo è diventata la sua seconda famiglia. Si, perché sono 22 le stagioni in maglia bianconera: quattro da attaccante (81 presenze e 23 reti), in tre periodi differenti tra il 1984 e il 1995, il resto da capo degli osservatori.

"Sono e sarò sempre grato alla famiglia Pozzo, al Paron Gianpaolo e alla signora Giuliana. Ci conosciamo dal 1984, quando… ero un calciatore di belle speranze. Nel 2001 l'opportunità professionale di entrare in Udinese Calcio come osservatore". Tanti i giocatori scoperti in giro per il mondo da Carnevale e dai suoi collaboratori che hanno permesso alla società friulana, negli anni, di diventare punto di riferimento in Italia e nel mondo: "Qui ad Udine i giocatori in generale si ambientano abbastanza rapidamente e questo favorisce il loro miglior rendimento in campo. Contro il Milan ho visto una squadra perfetta sotto il piano tattico. La difesa dell'Udinese, senza ombra di smentita, è una delle più forti di tutta la Serie A. Abbiamo anche la panchina di qualità con giocatori che potrebbero fare i titolari in una qualunque squadra di questa categoria. Bravo mister Tudor a fare la differenza". Andrea Carnevale, due scudetti da calciatore e una Coppa Uefa con il Napoli di Maradona, Careca e Alemao ci spiega in cosa consista essere capo area scouting: "L'Udinese Calcio ha una rete tentacolare di osservatori in ogni dove con cui ho un dialogo costante e mi confronto su quelli che sono i giocatori attenzionati da noi in quel momento nel mondo in base al ruolo, alla posizione, anche per caratteristiche caratteriali e non solo tecniche. Agli inizi di questa carriera professionale ho lavorato anche nel settore giovanile della società, esperienza che mi ha permesso di capire meglio anche la psicologia del giocatore, pur essendo stato per anni io stesso giocatore, ma dall'esterno si colgono sfaccettature che da dentro non vedi". Udinese, società presa come modello: "La forza di questa società sono i manager. Gino Pozzo è uno stratega, intelligenza superiore alla media, sa le lingue, uno dei migliori del calcio italiano e mondiale. Il nostro Direttore Generale Franco Collavino può tranquillamente lavorare in uno dei top club italiani ed europei, mentre con il direttore dell'Area Tecnica Pierpaolo Marino  ci lega un rapporto personale che dura da 41 anni. Mi ha voluto in 5 squadre da calciatore, ha una forte personalità. Un acquisto straordinario".  (P.G.)