
Il 25 maggio 2003 va in scena l’ultima giornata di Serie A, come accade oggi 22 anni dopo. C’è ancora un obiettivo raggiungibile dall’Udinese di Luciano Spalletti, ma i bianconeri non sono padroni del loro destino: l’ultimo posto disponibile per la Coppa UEFA è occupato dal ChievoVerona, con 55 punti, mentre l’Udinese insegue con 53. Serve dunque battere la Lazio – già qualificata alla successiva Champions League – ma anche sperare che i clivensi perdano contro la Juventus già Campione d’Italia (in caso di vittoria friulana e pari gialloblu sarebbe spareggio).
I bianconeri mostrano da subito maggiore convinzione dei biancocelesti e già dopo dieci minuti sfiorano il gol con lo schema su punizione Pizarro-Jankulovski, che finisce di poco alto, mentre Peruzzi salva su Iaquinta e di nuovo Jankulovski. Nel secondo tempo la spinta aumenta ancora, Mihajlovic salva sulla linea il tentativo di Iaquinta, ma poi – finalmente – a metà ripresa un rigore di Pizarro (per fallo di Simeone su Muzzi) sblocca la gara. A chiuderla ci penserà poi una bordata di Jankulovski, mentre il rigore segnato da Claudio Lopez nel finale si rivela ininfluente. Nel frattempo, a Torino il Chievo va sotto 2-0, poi 3-1, poi con l’Udinese in vantaggio rimonta fino al 3-3 che manderebbe le due squadre allo spareggio. Il gol juventino firmato da Cristian Zenoni nel finale fa però un grande favore alla squadra di Spalletti, che a fine partita si raduna attorno alla radiolina tenuta da Rossitto in attesa di notizie dal Delle Alpi. Il risultato non cambia e la festa può partire: sorpasso completato e Udinese in Coppa UEFA.
I bianconeri chiudono così la Serie A 2003/04 al sesto posto e verranno accoppiati all’Austria Salisburgo per il primo turno della successiva Coppa UEFA. Contro i viola – i cui tifosi diventeranno in futuro strettamente legati a quelli bianconeri – arriverà però l’immediata eliminazione, per la regola dei gol in trasferta.