30 giugno 2019
30 giugno 2019

Summer School, appuntamento al 2020

Si chiude la prima Summer School con la cerimonia della consegna dei diplomi

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Si sono conclusi domenica i lavori della Summer School in Football Stadia Management organizzata dall'Udinese Calcio in collaborazione con ICRIM-Università Cattolica. Una settimana di incontri in cui gli studenti, provenienti da otto diversi Paesi tra cui Stati Uniti, Germania e Gran Bretagna, hanno potuto confrontarsi con relatori di profilo internazionale provenienti dal mondo del calcio, organizzazione di eventi fino ad arrivare all’architettura.

Un percorso tra infrastrutture, marketing e sicurezza degli stadi che è culminato con la cerimonia di consegna dei diplomi agli studenti, ritirati direttamente dalle mani dei più alti rappresentanti delle istituzioni calcistiche italiane, il Presidente della FIGC Gabriele Gravina e l’Amministratore Delegato della Lega Serie A, Luigi De Siervo.

“Sono convinto che formare i giovani nella gestione degli stadi - ha commentato Gravina -  possa avere un grandissimo impatto in un’area dove in Italia abbiamo dimostrato sempre delle carenze di alta specializzazione. Confrontarsi su temi di stretta attualità come fa questa Summer School non può che far bene all'intero mondo del calcio, è un'iniziativa estremamente valida. Trasformare uno stadio in un’aula credo sia il modo migliore per passare dalla teoria ad una pratica diretta, applicata, spero che in molti seguano questo esempio. Il messaggio che parte da Udin è ancora più efficace perché viene lanciato dalla cornice di un impianto moderno come la Dacia Arena, e non è un caso che la finale di questi Europei si giochi qui. Il mio plauso per quanto fatto all’Udinese Calcio, società modello, e all’Università Cattolica”.

“Siamo molto orgogliosi come Lega Serie A di patrocinare questa Summer School in Stadia Management – ha voluto ribadire De Siervo - perché crediamo fermamente che colmi una lacuna di formazione che in Italia è evidente. Qui stanno studiando i manager del futuro e lo stanno facendo in un impianto, quello della Dacia Arena, che è un esempio di come gli stadi debbano essere dei concentrati di innovazione e di tecnologia. Per passare immediatamente ai fatti siamo fieri di poter dire che due dei ragazzi che hanno partecipato alla Summer School inizieranno a lavorare con noi già nei prossimi mesi. Speriamo sia l'inizio di una rivoluzione che parte dal Friuli”.

A tirare le somme di questi sette giorni di focus sul management sportivo è Alessandro Baroncelli, Direttore dell’ICRIM, International Center of Research on International Management, tra gli organizzatori della Summer School: 

“Gli stadi sono progetti complessi per la realizzazione dei quali è necessario individuare gli obiettivi del club, valutare la sostenibilità economica del progetto alla luce delle caratteristiche del contesto ambientale e della possibilità di valorizzare le relazioni con i tifosi e con le imprese partner. Spesso ci si riferisce all’ultimo progetto di stadio inaugurato e all’architetto che lo ha disegnato come il paradigma da seguire, ma ogni club deve individuare la soluzione ottimale in base alle proprie specificità. Non ha senso chiedersi in astratto se sia meglio costruire exnovo o ristrutturare, se sia meglio un impianto nel centro della città o in periferia, se sia preferibile seguire una procedura amministrativa piuttosto che un’altra. Le domande da fare riguardano il modello di business da adottare, le risorse a disposizione, l’orizzonte temporale nel quale realizzare e ripagare il progetto”.

Guardare al futuro è stata l'impostazione di tutto il corso ed è per questo che l'appuntamento è già stato fissato alla prossima edizione della Summer School in Stadia Management, quella del 2020.