28 luglio 2022
28 luglio 2022

Accadde Oggi – Inizia l’era Pozzo

Il 28 luglio 1986 Gianpaolo Pozzo diventa ufficialmente l'azionista di riferimento dell'Udinese Calcio

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Il 28 luglio 1986 Gianpaolo Pozzo diventa ufficialmente l'azionista di riferimento dell'Udinese Calcio. Succede a Lamberto Mazza che era rimasto al timone del club bianconero dal giugno del 1981. In realtà l'operazione compravendita dell'Udinese, cui inizialmente vedeva interessati altri due imprenditori friulani, era iniziata due mesi prima con la mediazione di Franco Dal Cin. Ben presto Pozzo si è accorto di essere rimasto solo perché gli altri componenti della cordata avevano fatto dietro front, forse "spaventati" dalle voci sempre più insistenti che davano l'Udinese coinvolta nello scandalo del toto nero. Pozzo però non si arrende. Alla fine, mette nero su bianco. 
Da trentasei anni la storia bianconera prosegue all’insegna di principi quali il senso di appartenenza con il Friuli e la città di Udine di cui l’Udinese è ambasciatrice orgogliosa, l’innovazione che da sempre caratterizza il Club nel corso di questi anni. Esempio di ciò è la Dacia Arena, il secondo stadio di proprietà costruito in Italia e è che rappresenta un vero e proprio modello a livello europeo, invidiato anche in tante città e bacini di utenza più ampi di Udine.
 
IL SUO ESORDIO - È tutto in salita. L'Udinese tecnicamente è poca cosa, Mazza prima del passaggio delle consegne con il nuovo patron, aveva ceduto Andrea Carnevale al Napoli, Luigi De Agostini al Verona, Marco Baroni alla Roma. Sono rimasti solamente Edinho e Paolo Miano. Il peggio però deve ancora arrivare. Il 5 agosto 1986 la Commissione disciplinare condanna l'Udinese alla retrocessione per le vicende del toto nero risalenti alla stagione precedente. Il 28 agosto la Caf rivede la sentenza di primo grado, l'Udinese rimane in A, ma dovrà scontare nove punti di penalizzazione nel successivo campionato.
Pozzo deve decidere se allestire una squadra giovane oppure se tentare "l'impossibile". Segue la seconda strada anche per cercare di dare un po' di entusiasmo alla tifoseria e per garantire la regolarità del campionato, acquista i campioni del mondo Francesco Graziani, Fulvio Collovati, Daniel Bertoni. Niente da fare, i bianconeri concludono all'ultimo posto con 15 punti, ma senza la penalizzazione si sarebbero salvati. Pozzo rifà la squadra, ma i risultati che tutti si aspettavano non arrivano, sino al 1994 è un'Udinese "ballerina" che dà vita all'effetto saliscendi tra la serie A e la serie B. "Non sarà sempre così – ripeteva sovente Pozzo – dobbiamo risolvere i problemi ereditati dalla precedente gestione, poi cominceremo a programmare per far fare il salto di qualità alla squadra. Soprattutto più forte e competitiva anche in campo europeo". È stato facile profeta. Gianpaolo Pozzo fa anche tesoro degli errori commessi all'inizio e accanto a lui comincia a muoversi con l'abilità del consumato manager il figlio Gino, laureato a pieni voti nel 1988 in "Business Administration" all'American University di Washington e l'Udinese, dopo aver conquistato la promozione nella massima categoria nel 1994/95, inizia una nuova, più ambiziosa e più gloriosa avventura nella massima categoria. Da allora è sempre nell'Olimpo del calcio. La politica dei giovani intrapresa dalla società, l'abilità nello scoprire campioni inespressi (vedi Bierhoff, vedi Amoroso) accanto ad un'intelligente interpretazione della Legge Bosman, fanno il resto e la conquista del primo pass per accedere all'Uefa, stagione 1996/97 è la naturale conseguenza di un modo nuovo di fare calcio ed è anche il primo di numerosi altri splendidi risultati conseguiti dai bianconeri nell'Era Pozzo.

GRANDI CALCIATORI – Negli ultimi venticinque anni hanno indossato la maglia bianconera importanti giocatori. L'elenco è lunghissimo, ricordiamo soltanto Totò Di Natale, il più bravo e il più importante, poi Alexis Sanchez, Oliver Bierhoff, Marcio Amoroso, David Pizarro, Abel Balbo, Nestor Sensini, Fabio Rossitto, Valerio Bertotto, Alessandro Calori, Thomas Helveg, Martin Jorgensen, Giuliano Giannichedda, Paolino Poggi, Stefano Fiore, Fabio Quagliarella, Vincenzo Iaquinta, Marek Jankulowski, Giampiero Pinzi, Felipe Dalbelo, Sulley Muntari, Cristian Zapata, Mauricio Isla, Kwadwo Asamoah, Gokhan Inler, Samir Handanovic, Dusan Basta, Medhi Benatia, Roberto Pereyra, Juan Guillermo Cuadrado, Marques Loureiro Allan, Piotr Zielinski, Bruno Fernandes, Juan Musso, Rodrigo De Paul, Gerard Deulofeu, Nahuel Molina, Destiny Udogie, Betuncal Beto.

IL NUOVO STADIO - L'ultimo grande investimento è rappresentato dalla ristrutturazione dello stadio "Friuli" a spese dell'Udinese, ora sponsorizzato "Dacia Arena" iniziata nel 2014 conclusasi nel gennaio 2016, che è diventato un autentico gioiello, uno dei migliori impianti calcistici tanto che è stato scelto quale sede della finale dei campionati d'Europa under 21 che si è tenuta il 30 giugno 2019.

I RISULTATI – L' Udinese disputerà quest'anno il ventottesimo campionato consecutivo in A. Record per una provinciale. E in questo periodo la squadra ha conquistato due terzi, due quarti, un quinto e due settimi posti. Per undici volte ha partecipato alle Coppe Europee.