09 aprile 2022
09 aprile 2022

Cioffi: "Ho visto un gruppo serio, determinato e affamato"

Le parole del tecnico alla vigilia del Venezia

Mister Gabriele Cioffi ha presentato ai microfoni di Udinese i temi di Venezia - Udinese.
Ecco le sue dichiarazioni:

Mister, che settimana è stata dopo la grande vittoria contro il Cagliari e come si arriva al Venezia. L’obiettivo è alzare l’asticella per continuare a vivere un momento da protagonisti?

"Non nego che dopo una vittoria così rotonda, per me ma come per tutti gli allenatori, il dubbio di come una squadra approcci alla settimana sia grande. Ho visto, però, un gruppo serio, determinato e affamato che vuole raggiungere i 40 punti il prima possibile, non possiamo permetterci il dubbio di pensare che 35, 36, 37 o 38 possano bastare".

Ritrova dei giocatori preziosi rispetto al Cagliari ma perde un uomo importantissimo come Pereyra, alla luce di questo ha pensato a qualche soluzione di gioco diversa per compensare la sua assenza, al di là della scelta dell’interprete che lo sostituirà?

"Per raggiungere il nostro obiettivo abbiamo bisogno di tutti, non a chiacchiere ma con i fatti. Il Tucu per noi è importantissimo e sono convinto che diventerà tale anche per la nazionale argentina. Non ha età, è vivo, è determinato e fisicamente e straordinario. Tanto che due giocate sue meravigliose ci hanno concesso di andare in vantaggio contro il Cagliari. Ma sono convinto che chi giocherà, con caratteristiche diverse, avrà un rendimento altissimo".

Come ha visto in settimana anche Beto, che dopo la tripletta al Cagliari è  l’uomo del momento ed ha dichiarato di non volersi fermare. Ora che ha rotto alla grande il suo digiuno si aspetta che continui a dare sempre di più il suo contributo realizzativo?

"L'ho visto bene come lo vedevo le settimane passate. Un giocatore che esulta per un gol in allenamento, lavora a testa bassa, si mette in discussione chiedendo dove può far meglio, perché ha sbagliato o su cosa possa lavorare è un giocatore che sta bene e starà sempre bene".

Possiamo dire che la gara di Venezia sarà molto importante anche sotto il profilo della continuità visto che c’è la possibilità di vincere la seconda gara di fila come ci è riuscito solo ad inizio campionato, anche per confermare la crescita importantissima che questo gruppo, dai valori molto importanti, sta avendo sotto la sua gestione?

"Le partite sono tutte importanti e da vincere. Sono d'accordo. La continuità ci avvicina all'obiettivo e il nostro è raggiungere quanto prima i 40 punti, poi staremo a vedere".

Il Venezia è reduce da 5 sconfitte consecutive e non ha trovato il gol nelle ultime 3 partite, arriva a giocarsi questa partita in difficoltà oltre che con una classifica molto complicata, alla luce di questi dati si aspetta una partita insidiosa, da “battaglia”?

"Certamente. Saremmo sciocchi ad aspettarci altro. Il Venezia è vivo, in piena corsa salvezza. E' una squadra che ha profondità e gioco ma anche una buona fisicità e gamba. Zanetti ha fatto un grande lavoro in Serie B ma sta facendo lo stesso, con il suo staff, in Serie A. Nel girone di andata hanno sorpreso tutti. Nelle ultime partite, soprattutto contro lo Spezia, sono stati fortunati visto il gioco espresso. Noi andremo a giocare contro il Venezia quello che per loro è uno scontro salvezza sapendo che per noi vale lo stesso. Quindi, se loro sono affamati, noi lo saremo altrettanto".

Ha presentato il tipo di squadra che è il Venezia. C'è un dato che incuriosisce: hanno difficoltà a segnare ma 6 degli ultimi 8 gol li hanno fatti di testa, è un fattore da cui guardarsi?

"E' uno dei fattori. Nel calcio moderno non ci si può, però, limitare a giudicare una squadra per come segna. C'è un momento nella partita in cui bisogna stare attenti sui piazzati, un momento in cui giochi in ripartenza ed uno in cui bisogna costruire gioco. Pertanto, chi sarà più bravo a leggere i momenti avrà la meglio in questa partita".

L’ultima è sui tifosi, il settore ospiti è esaurito da giorni. Ci saranno oltre duemila friulani al Penzo, campo sul quale l’Udinese in Serie A non ha mai vinto; quindi, può essere anche un ulteriore stimolo. Le chiedo un commento sui tifosi e su questo bellissimo clima di entusiasmo che si respira e che vi sospinge.

"Mi è stato spiegato che l'Udinese rappresenta non solo Udine ma tutto il Friuli. Avremo tanto affetto ma altrettanta responsabilità. Il nostro obiettivo, come già detto in altre circostanze, è rendere la nostra gente orgogliosa di quello che stiamo facendo e di ciò che riusciamo a mettere in campo. Credo che questa sia la cosa più importante".