21 maggio 2019
21 maggio 2019

Il prossimo avversario: il Cagliari

Ultimo atto contro una squadra fortissima in casa

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Come nel 2015 si chiude a Cagliari.
 L'ultimo atto del campionato anche quest'anno vedrà l'Udinese di scena alla Sardegna Arena.

Un'Udinese, oggi come allora, già tranquilla contro un Cagliari altrettanto sereno a differenza di 4 anni orsono, quando la sua retrocessione era già certificata.


Adesso in palio c'è un piazzamento a centro classifica in quello che potenzialmente è uno scontro diretto per il decimo posto, in attesa di verificare anche i risultati dagli altri campi.


Proprio in casa la formazione di Maran ha cementato la propria salvezza, conquistando ben 33 dei 41 punti messi sin qui in cascina.
Una media quasi di due punti a partita, dunque, tra le mura amiche per i sardi, capaci di ottenere di fronte al proprio caldissimo pubblico risultati importanti anche contro big come l'Inter.


Oltre all'obbiettivo decimo posto, quindi, il Cagliari vorrà di certo chiudere in bellezza al cospetto dei propri tifosi.


Maran già nell'ultima gara contro il Genoa – che è valsa la matematica salvezza – ha avviato qualche esperimento tattico, magari in ottica prossima stagione, varando un 3-5-2 che potrebbe anche esser riproposto per mettersi “a specchio” contro l'Udinese.

Per anni il mantra calcistico del tecnico trentino si è incarnato nel 4-3-1-2, visto praticamente sempre anche quest'anno.


Uno scherma molto ordinato all'interno del quale Maran chiede tanto ai suoi esterni di difesa, abili ad arrivare sul fondo e crossare, e alle mezze ali, Barella su tutti, di buttarsi dentro per chiudere l'azione. 
In porta Cragno, oramai una certezza e stabilmente nel giro della Nazionale.
 In difesa a destra dovrebbe esserci il fedelissimo di Maran dai tempi del Chievo Cacciatore, in vantaggio sull'espertissimo ma sempre affidabile Srna.
 Il croato potrebbe, comunque, essere in campo qualora si optasse il 3-5-2, piazzandosi largo a destra.


Al centro della difesa l'ex Liverpool Klavan reclama un posto da titolare dopo i tanti problemi fisici, al fianco dell'estone uno tra Pisacane e Romagna. 
Sulla corsia di sinistra, invece, vista la convocazione di Pellegrini per il mondiale Under 20 spazio al greco Lykogiannis.

In mediana Maran dovrebbe puntare sull'esperienza e le geometrie di Cigarini in regia, che via via ha sfilato il posto a Bradaric, le mezzeali saranno da una parte Ionita, pericolosissimo negli inserimenti e bravo di testa nonché capace di andare a segno 3 volte, e dall'altra uno tra Deiola e Padoin, salvo che Maran non scelga difesa a 3.


In tal caso a scalare indietro sarebbe la stella di questo Cagliari: Nicolò Barella.
 Il classe '97 ha vissuto la stagione della consacrazione, ergendosi a leader, trascinatore e capitano dei sardi e conquistandosi anche il posto da titolare in Nazionale.
 Nell'ultimo scorcio di campionato Maran l'ha sempre schierato da trequartista incursore, possibile rivederlo lì domenica in quella che potrebbe essere, per lui, l'ultima gara alla Sardegna Arena.
Barella fornisce alla squadra un apporto sia in termini di qualità che di quantità pur non essendo ancora incisivo sottoporta, come testimonia il solo gol realizzato.

In avanti da valutare le condizioni del bomber principe Pavoletti che potrebbe alzare bandiera bianca complice un problema muscolare. Tuttavia, l'attaccante livornese ha vissuto la miglior stagione della carriera, andato a segno per ben 15 volte e trovando anche la prima presenza con gol in Nazionale.
 Con quello al Genoa di sabato scorso, Pavoloso ha battuto il suo record di reti in un campionato ed ha trovato la marcatura numero 50 in carriera in A.


Curiosa la statistica della ripartizione dei gol: 25 di testa, altrettanti di piede.
Occhio, dunque, alle palle alte dove sa essere letale e, infatti, 10 reti su 15 sono arrivate di testa.
Qualora non ce la facesse spazio a Cerri.

L'altro posto in attacco dovrebbe essere del secondo marcatore del Cagliari: Joao Pedro.
 Il brasiliano è andato a segno 7 volte, beneficiando del ruolo da seconda punta che Maran gli ha ritagliato avvicinandolo alla porta.

Jacopo Romeo