“È una vittoria roboante. Storica”. A sbilanciarsi è il direttore dell’area tecnica bianconera, Pierpaolo Marino. Che euforico si prende in giro: “Metto il faccione per le sconfitte, oggi volevo metterlo per la vittoria”. Una visione dell’Udinese vittoriosa per 4-0 contro la Roma che non è figlia del caso, ma neanche prevedibile: “Sarei un presuntuoso se dicessi che credevo che avremmo conseguito questi risultati così velocemente”. Poi l’incenso per mister Sottil: “La squadra gioca a memoria, sembra abbia questo allenatore da sempre. Sottil ha già trasmesso la sua mentalità e dato un atteggiamento che ci vuole in squadre medio-grandi come l’Udinese. Merito suo e di tutta la rosa. La squadra ha una condizione fisica e atletica magnifica, la gamba va allo stesso livello dal primo all’ultimo minuto. Se non hai la concentrazione, però, non basta. Sono orgoglioso di questo staff”.
Il turnover a centrocampo “è stato azzeccatissimo, perché c’è chi veniva da due partite in una settimana e Sottil ha avuto coraggio. Il gol di Samardzic è stato quello che ci ha fatto quasi ipotecare la vittoria. Dobbiamo essere umili e lavorare tanto”. Marino racconta di come “i tempi di allenamento settimanali sono aumentati addirittura di ore rispetto allo scorso anno”, ma predica calma. “Il lavoro di Sottil va aspettato nel tempo. Arriveranno anche momenti complicati, ovviamente, ma guarderemo partita dopo partita. La mentalità deve essere questa, non si può fare diversamente”.
Qualche appunto anche sul mercato: “Dalla campagna acquisti abbiamo conservato gli interpreti di maggior talento, senza rivoluzionare. L’intelaiatura ha rispettato la mentalità da Udinese. Siamo stati strategici in questo. Godiamoci questa serata e non mettiamo pressione ai giocatori, che hanno dimostrato di avere un grande senso di appartenenza”. Parole al miele anche per i supporter, marcia in più della squadra: “Mi è piaciuta la grande empatia del pubblico con la squadra, che dà ulteriore benzina ai nostri calciatori. È un contesto virtuoso quello che si è creato, che dobbiamo mantenere lavorando”.
Il turnover a centrocampo “è stato azzeccatissimo, perché c’è chi veniva da due partite in una settimana e Sottil ha avuto coraggio. Il gol di Samardzic è stato quello che ci ha fatto quasi ipotecare la vittoria. Dobbiamo essere umili e lavorare tanto”. Marino racconta di come “i tempi di allenamento settimanali sono aumentati addirittura di ore rispetto allo scorso anno”, ma predica calma. “Il lavoro di Sottil va aspettato nel tempo. Arriveranno anche momenti complicati, ovviamente, ma guarderemo partita dopo partita. La mentalità deve essere questa, non si può fare diversamente”.
Qualche appunto anche sul mercato: “Dalla campagna acquisti abbiamo conservato gli interpreti di maggior talento, senza rivoluzionare. L’intelaiatura ha rispettato la mentalità da Udinese. Siamo stati strategici in questo. Godiamoci questa serata e non mettiamo pressione ai giocatori, che hanno dimostrato di avere un grande senso di appartenenza”. Parole al miele anche per i supporter, marcia in più della squadra: “Mi è piaciuta la grande empatia del pubblico con la squadra, che dà ulteriore benzina ai nostri calciatori. È un contesto virtuoso quello che si è creato, che dobbiamo mantenere lavorando”.