I tifosi bianconeri sottoscrittori del programma di membership di Udinese Calcio, 1896 Membership, hanno avuto la possibilità di vivere un’esperienza unica: partecipare ad una videochiamata con uno dei loro idoli, Nicolò Bertola.
I 1896 Member collegati hanno provato l’emozione di parlare direttamente con Nicolò, avendo l’opportunità di conoscerlo meglio e approfondendo anche lati meno conosciuti del difensore bianconero, che si è prestato con entusiasmo e sincerità.
Ecco alcune delle domande poste a Nicolò dai 1896 Member:
I 1896 Member collegati hanno provato l’emozione di parlare direttamente con Nicolò, avendo l’opportunità di conoscerlo meglio e approfondendo anche lati meno conosciuti del difensore bianconero, che si è prestato con entusiasmo e sincerità.
Ecco alcune delle domande poste a Nicolò dai 1896 Member:
Matteo: Cosa ti ha colpito di più dell’ambiente Udinese?
“L’attenzione che viene messa nei dettagli, nelle piccole cose, nello starti dietro. Ti seguono in tutto, ti danno disponibilità per qualsiasi cosa, cercano di metterti nella miglior situazione possibile”.
“L’attenzione che viene messa nei dettagli, nelle piccole cose, nello starti dietro. Ti seguono in tutto, ti danno disponibilità per qualsiasi cosa, cercano di metterti nella miglior situazione possibile”.
Sara: Quando è nata la tua passione per il calcio?
“È iniziata quando ero piccolino, avevo più o meno tre anni, e ho iniziato a giocare a calcio anche guardando le partite di mio padre. La passione è nata da lì, poi appena ho potuto sono entrato nella scuola calcio del mio paese e da lì non ho più smesso”
“È iniziata quando ero piccolino, avevo più o meno tre anni, e ho iniziato a giocare a calcio anche guardando le partite di mio padre. La passione è nata da lì, poi appena ho potuto sono entrato nella scuola calcio del mio paese e da lì non ho più smesso”
Alice: Chi è la tua fonte di ispirazione nella vita? Dentro e fuori dal calcio.
“In generale ti direi mio padre, perché è la persona che mi ha cresciuto e da cui ho preso sempre ispirazione nel calcio, mentre per quanto riguarda il campo il mio idolo è sempre stato Alessandro Nesta. Lo guardavo sempre quando ero piccolo e per me è stato uno dei più forti al mondo, il numero di maglia che ho quest’anno l’ho scelto per lui”.
“In generale ti direi mio padre, perché è la persona che mi ha cresciuto e da cui ho preso sempre ispirazione nel calcio, mentre per quanto riguarda il campo il mio idolo è sempre stato Alessandro Nesta. Lo guardavo sempre quando ero piccolo e per me è stato uno dei più forti al mondo, il numero di maglia che ho quest’anno l’ho scelto per lui”.
Daniele: L’Udinese può essere la squadra che può aiutarti per ricevere una chiamata in Nazionale in futuro?
“La Nazionale è il sogno di ogni ragazzo che gioca a calcio, quindi lo spero tanto. Non so se la convocazione arriverà, ma sono sicuro che l’Udinese sia una società che può aiutarmi a ricevere questa chiamata, perché ha avuto in rosa tanti campioni che sono passati dalla Nazionale italiana e da altre nazionali”.
“La Nazionale è il sogno di ogni ragazzo che gioca a calcio, quindi lo spero tanto. Non so se la convocazione arriverà, ma sono sicuro che l’Udinese sia una società che può aiutarmi a ricevere questa chiamata, perché ha avuto in rosa tanti campioni che sono passati dalla Nazionale italiana e da altre nazionali”.
Valentina: Quali sono state le tue emozioni all’esordio in Serie A?
“È stato un’emozione incredibile, è arrivato quando meno me l’aspettavo perché era una partita molto importante, tra l’altro contro l’Udinese, quindi si vede che era destino. Sono andato a scaldarmi senza immaginare di poter entrare, ci stavamo giocando la salvezza. Da un momento all’altro il mister mi ha chiamato e mi ha detto: “Preparati che entri”. Io lì per lì non ho realizzato bene cosa stava accadendo, ricordo che le uniche parole che mi ha detto Thiago Motta sono state: “Divertiti, è il tuo momento” e poi è andata bene. A fine partita sono scoppiato in lacrime sia per l’esordio che per la salvezza raggiunta”.
“È stato un’emozione incredibile, è arrivato quando meno me l’aspettavo perché era una partita molto importante, tra l’altro contro l’Udinese, quindi si vede che era destino. Sono andato a scaldarmi senza immaginare di poter entrare, ci stavamo giocando la salvezza. Da un momento all’altro il mister mi ha chiamato e mi ha detto: “Preparati che entri”. Io lì per lì non ho realizzato bene cosa stava accadendo, ricordo che le uniche parole che mi ha detto Thiago Motta sono state: “Divertiti, è il tuo momento” e poi è andata bene. A fine partita sono scoppiato in lacrime sia per l’esordio che per la salvezza raggiunta”.

