Il 10 marzo 1929 nasceva a Castel d’Ario (MN) Alberto Fontanesi, ala sinistra dell’ Udinese dal 1955 al 1960.
Nel suo primo campionato con l’Udinese in B ha disputato 34 gare segnando 9 reti. Poi in A 129 incontri e 17 gol realizzati. Molto positivi sono stati i suoi primi tre anni in bianconero in cui ha evidenziato uno scatto bruciante con cui sistematicamente metteva in difficoltà le difese avversarie. Ha militato nel Tresigallo, nella bassa ferrarese, località dove si era trasferita alcuni anni prima la sua famiglia. Poi è passato nella Bondenese in C e nel 1950 è stato acquistato dalla Spal di Paolo Mazza. La squadra estense, grazie anche al contributo di Fontanesi viene promossa in A. Nel 1953, dopo aver disputato 105 incontri segnando 31 gol con gli emiliani, passa alla Lazio con cui colleziona 44 incontri in A segnando 10 reti. Due anni dopo, nell’ambito dell’operazione Bettini-Selmosson alla Lazio, prende la strada che conduce in Friuli assieme alla mezzala norvegese Bredesen. Nel 1960 è del Verona dove rimane due anni disputando 31 incontri e realizzando una rete per chiudere la carriera nella Sambenedettese, 6 presenze soltanto nel 1962-63.
Vanta anche 3 presenze con la nazionale ai tempi in cui militava con la Spal. Nella formazione emiliana giocava anche suo fratello, Carlo, di due anni più giovane.
Nel suo primo campionato con l’Udinese in B ha disputato 34 gare segnando 9 reti. Poi in A 129 incontri e 17 gol realizzati. Molto positivi sono stati i suoi primi tre anni in bianconero in cui ha evidenziato uno scatto bruciante con cui sistematicamente metteva in difficoltà le difese avversarie. Ha militato nel Tresigallo, nella bassa ferrarese, località dove si era trasferita alcuni anni prima la sua famiglia. Poi è passato nella Bondenese in C e nel 1950 è stato acquistato dalla Spal di Paolo Mazza. La squadra estense, grazie anche al contributo di Fontanesi viene promossa in A. Nel 1953, dopo aver disputato 105 incontri segnando 31 gol con gli emiliani, passa alla Lazio con cui colleziona 44 incontri in A segnando 10 reti. Due anni dopo, nell’ambito dell’operazione Bettini-Selmosson alla Lazio, prende la strada che conduce in Friuli assieme alla mezzala norvegese Bredesen. Nel 1960 è del Verona dove rimane due anni disputando 31 incontri e realizzando una rete per chiudere la carriera nella Sambenedettese, 6 presenze soltanto nel 1962-63.
Vanta anche 3 presenze con la nazionale ai tempi in cui militava con la Spal. Nella formazione emiliana giocava anche suo fratello, Carlo, di due anni più giovane.