28 agosto 2019
28 agosto 2019

Accadde oggi - Udinese - Braga

Il 28 agosto 2012 l'Udinese ospitava il Braga nel ritorno del playoff di Champions League

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Il 28 agosto 2012 l' Udinese ospita al "Friuli" il Braga nella sfida di ritorno dei play off per accedere alla fase a gironi della Champions League. All'andata, il 21 agosto in Portogallo, il match si era concluso sull' 1-1, risultato favorevole i bianconeri che sono i favoriti per la qualificazione alla manifestazione continentale più prestigiosa. Le cose però non vanno per il verso sperato anche se inizialmente la sfida si fa tutta in discesa dopo il gol di Armero al 25. Il colombiano è un po' croce e delizia dei bianconeri dato che nella ripresa sbaglierà in maniera incredibile (scivola nel momento in cui solo davanti al portiere sta calciando a rete) il gol che avrebbe consentito all' Udinese di partecipare per la seconda volta nella sua storia alla Champions.
Sull'1-0, il Braga si riorganizza, attacca, Brkic se la cava egregiamente, ma al 27' della ripresa il portiere serbo ci mette del suo, nell'uscire lateralmente sulla sinistra su un portoghese, rimane fuori dai pali consentendo all'avversario di crossare al centro per Ruben Micael che di testa insacca nella porta sguarnita. Un colpo durissimo alle speranze dei bianconeri che attaccano e sbagliano, idem nei tempi supplementari. Dopo 12' è ancora 1-1, si rendono necessari i rigori per stabilire chi parteciperà alla Champions. La serata che doveva essere di gloria per l' Udinese è rovinata da Maicosuel che, tentando il cucchiaio, si fa parare il tiro del tutto innocuo.. E' l'unico errore dal dischetto. Vince il Braga quindi per 6-5 (5-4 ai rigori).
L' Udinese quella sera è scesa in campo con Brikic, Benatia, Danilo, Domizzi, Basta, Pinzi, Willians (1' st Badu), Pereya (14' st Pasquale), Armero; Fabbrini (36' st Maicosuel), Di Natale.
L'allenatore Guidolin nel dopo gara è amareggiato, dice che è tutta colpa sua ("evidentemente non sono in grado di fare di più..."), in realtà se la prende con Maicosuel. Per due mesi non vorrà sentire parlare di lui.