
Mister Kosta Runjaic ha parlato in conferenza stampa in vista del match di domani contro la Juventus. Di seguito le sue risposte.
La settimana della squadra
“La scorsa giornata abbiamo perso inaspettatamente in casa contro l’ultima in classifica, ovviamente ci è rimasto l’amaro in bocca dopo quella prestazione. Non avremmo dovuto giocare in quel modo e non siamo riusciti a vincere, ovviamente non eravamo soddisfatti, eravamo tristi e frustrati, ma ormai è andata così. A questo si aggiungono gli infortuni di Bijol e Payero, che non ci saranno, e le squalifiche di Lucca e Atta. Avremo delle assenze, ma abbiamo lavorato regolarmente, abbiamo comunque buoni giocatori a disposizione che potranno mostrare il loro valore. Quando affronti una squadra come la Juventus, in uno stadio del genere, non c’è molto da dire; abbiamo obiettivi e ambizioni per dare tutto in queste due partite, vogliamo trarre il massimo e fare più punti possibili, ogni partita può essere vinta. Sarà una gara difficile, loro si giocano la qualificazione in Champions, ma noi giochiamo per noi, per la società, per i tifosi, per la nostra terra. Non è stata una settimana all’insegna dell’euforia, ma siamo professionisti, ci siamo allenati bene, la squadra è concentrata e sono convinto che faremo una buona prestazione e daremo tutto fino alla fine. Noi affrontiamo ogni partita per vincerla, a volte le cose vanno bene e a volte no, domani avremo una nuova possibilità per fare punti e per rifarci dopo la partita con il Monza. La stagione è andata abbastanza bene, ora il nostro compito è concluderla bene per trarre le giuste conclusioni”.
“La scorsa giornata abbiamo perso inaspettatamente in casa contro l’ultima in classifica, ovviamente ci è rimasto l’amaro in bocca dopo quella prestazione. Non avremmo dovuto giocare in quel modo e non siamo riusciti a vincere, ovviamente non eravamo soddisfatti, eravamo tristi e frustrati, ma ormai è andata così. A questo si aggiungono gli infortuni di Bijol e Payero, che non ci saranno, e le squalifiche di Lucca e Atta. Avremo delle assenze, ma abbiamo lavorato regolarmente, abbiamo comunque buoni giocatori a disposizione che potranno mostrare il loro valore. Quando affronti una squadra come la Juventus, in uno stadio del genere, non c’è molto da dire; abbiamo obiettivi e ambizioni per dare tutto in queste due partite, vogliamo trarre il massimo e fare più punti possibili, ogni partita può essere vinta. Sarà una gara difficile, loro si giocano la qualificazione in Champions, ma noi giochiamo per noi, per la società, per i tifosi, per la nostra terra. Non è stata una settimana all’insegna dell’euforia, ma siamo professionisti, ci siamo allenati bene, la squadra è concentrata e sono convinto che faremo una buona prestazione e daremo tutto fino alla fine. Noi affrontiamo ogni partita per vincerla, a volte le cose vanno bene e a volte no, domani avremo una nuova possibilità per fare punti e per rifarci dopo la partita con il Monza. La stagione è andata abbastanza bene, ora il nostro compito è concluderla bene per trarre le giuste conclusioni”.
I confronti con la dirigenza
“Io parlo ogni settimana con Gino Pozzo, con Gianpaolo Pozzo, con Collavino, con Inler, con Nani, discutiamo in maniera intensa e con un approccio sempre positivo. Abbiamo molti temi di cui parlare, ovviamente il primo era la partita con il Monza, ma poi parliamo anche di altri temi parallelamente, come ad esempio del futuro. Mancano ancora due partite per finire la stagione, aspettiamo per avere una visione chiara, analizzare la stagione e vedere cosa è stato fatto bene e cosa no, anche in vista del prossimo anno. Noi però siamo sempre in contatto e non parliamo solo dell’ultima partita, a fine stagione naturalmente parli anche dell’annata successiva e io sto dando i mei feedback a riguardo”.
“Io parlo ogni settimana con Gino Pozzo, con Gianpaolo Pozzo, con Collavino, con Inler, con Nani, discutiamo in maniera intensa e con un approccio sempre positivo. Abbiamo molti temi di cui parlare, ovviamente il primo era la partita con il Monza, ma poi parliamo anche di altri temi parallelamente, come ad esempio del futuro. Mancano ancora due partite per finire la stagione, aspettiamo per avere una visione chiara, analizzare la stagione e vedere cosa è stato fatto bene e cosa no, anche in vista del prossimo anno. Noi però siamo sempre in contatto e non parliamo solo dell’ultima partita, a fine stagione naturalmente parli anche dell’annata successiva e io sto dando i mei feedback a riguardo”.
La partita con il Monza
“Dopo una bella prestazione contro il Bologna, abbiamo vinto una partita difficile a Cagliari, quindi per il Monza le aspettative erano alte e volevamo vincere. Non ci siamo riusciti, ma non si può individuare un fattore che al 100% spieghi perché. Riguardando la partita si può notare come il Monza abbia fatto un solo tiro in porta in tutto il primo tempo, non abbiamo fatto male su ogni fronte, ma dovevamo avere più energia, più decisione, poi anche per lo stile di gioco del Monza – che difendeva molto basso – abbiamo trovato delle difficoltà. Dovevamo però essere più rapidi nelle decisioni e nel giro palla e metterci più convinzione davanti, lo avevo detto anche ai ragazzi nell’intervallo. Nel secondo tempo abbiamo avuto anche un po’ di sfortuna, potevamo segnare tre o quattro gol ma non è andata così. Non è la prima volta che ci costruiamo delle occasioni e non le sfruttiamo, è successo ad esempio contro il Torino ma anche altre volte. Poi abbiamo preso due gol su due nostre ingenuità, il risultato è la conseguenza di tutte queste cose sommate. In generale però non abbiamo messo l’energia giusta, non abbiamo messo sotto pressione il Monza, li abbiamo fatti andare in vantaggio, non abbiamo sfruttato le nostre occasioni e poi abbiamo preso il secondo gol. Siamo ancora lontani dal livello delle big, abbiamo ancora degli alti e bassi. Ne siamo consapevoli e dobbiamo lavorarci, analizzando, prendendo le giuste decisioni e migliorando in vista della prossima stagione per evitare di ripetere gli stessi errori. Ora però dobbiamo concentrarci sul presente, quindi sulla Juventus, fare una bella prestazione, saper soffrire e alla fine vedere quale sarà il risultato”.
“Dopo una bella prestazione contro il Bologna, abbiamo vinto una partita difficile a Cagliari, quindi per il Monza le aspettative erano alte e volevamo vincere. Non ci siamo riusciti, ma non si può individuare un fattore che al 100% spieghi perché. Riguardando la partita si può notare come il Monza abbia fatto un solo tiro in porta in tutto il primo tempo, non abbiamo fatto male su ogni fronte, ma dovevamo avere più energia, più decisione, poi anche per lo stile di gioco del Monza – che difendeva molto basso – abbiamo trovato delle difficoltà. Dovevamo però essere più rapidi nelle decisioni e nel giro palla e metterci più convinzione davanti, lo avevo detto anche ai ragazzi nell’intervallo. Nel secondo tempo abbiamo avuto anche un po’ di sfortuna, potevamo segnare tre o quattro gol ma non è andata così. Non è la prima volta che ci costruiamo delle occasioni e non le sfruttiamo, è successo ad esempio contro il Torino ma anche altre volte. Poi abbiamo preso due gol su due nostre ingenuità, il risultato è la conseguenza di tutte queste cose sommate. In generale però non abbiamo messo l’energia giusta, non abbiamo messo sotto pressione il Monza, li abbiamo fatti andare in vantaggio, non abbiamo sfruttato le nostre occasioni e poi abbiamo preso il secondo gol. Siamo ancora lontani dal livello delle big, abbiamo ancora degli alti e bassi. Ne siamo consapevoli e dobbiamo lavorarci, analizzando, prendendo le giuste decisioni e migliorando in vista della prossima stagione per evitare di ripetere gli stessi errori. Ora però dobbiamo concentrarci sul presente, quindi sulla Juventus, fare una bella prestazione, saper soffrire e alla fine vedere quale sarà il risultato”.
Le parole di Gianpaolo Pozzo
“È bello sentire i complimenti. È stata un’annata intensa, ho dato tutto 24 ore su 24 come sempre, ma non solo io, anche tutti quelli che lavorano con me. L’Italia era un paese nuovo per me, dopo questa prima stagione sarà più semplice capire determinate cose avendo maturato già esperienza. Parliamo già della prossima stagione, ma questa non è ancora finita e dobbiamo chiuderla nel miglior modo possibile. Fare sei punti in queste due partite sarebbe bellissimo, ma dobbiamo pensare prima alla Juventus e poi alla Fiorentina. Ogni giocatore di questa rosa deve dimostrare il suo valore e può farlo in queste due partite, finire in maniera positiva questa stagione ha la priorità sulla prossima”.
“È bello sentire i complimenti. È stata un’annata intensa, ho dato tutto 24 ore su 24 come sempre, ma non solo io, anche tutti quelli che lavorano con me. L’Italia era un paese nuovo per me, dopo questa prima stagione sarà più semplice capire determinate cose avendo maturato già esperienza. Parliamo già della prossima stagione, ma questa non è ancora finita e dobbiamo chiuderla nel miglior modo possibile. Fare sei punti in queste due partite sarebbe bellissimo, ma dobbiamo pensare prima alla Juventus e poi alla Fiorentina. Ogni giocatore di questa rosa deve dimostrare il suo valore e può farlo in queste due partite, finire in maniera positiva questa stagione ha la priorità sulla prossima”.
Le condizioni di Payero e Kamara
“Payero ha subito un infortunio muscolare e secondo i medici avrà bisogno di diverse settimane per recuperare, quindi non ci sarà contro Juventus e Fiorentina. Kamara da settimane ha dei problemini alla caviglia, stiamo lavorando con lui per continuare ad averlo a disposizione in questo finale di stagione. A fine partita spesso sente un po’ di fastidio. Il 2-1 contro il Monza è nato da un intervento su di lui: sul momento non me n’ero accorto, ma rivedendolo mi sono chiesto come sia stato possibile non fischiare fallo. Per quell’intervento non si è allenato nei due o tre giorni successivi alla partita, ma da ieri è di nuovo in gruppo e domani sarà a disposizione”.
“Payero ha subito un infortunio muscolare e secondo i medici avrà bisogno di diverse settimane per recuperare, quindi non ci sarà contro Juventus e Fiorentina. Kamara da settimane ha dei problemini alla caviglia, stiamo lavorando con lui per continuare ad averlo a disposizione in questo finale di stagione. A fine partita spesso sente un po’ di fastidio. Il 2-1 contro il Monza è nato da un intervento su di lui: sul momento non me n’ero accorto, ma rivedendolo mi sono chiesto come sia stato possibile non fischiare fallo. Per quell’intervento non si è allenato nei due o tre giorni successivi alla partita, ma da ieri è di nuovo in gruppo e domani sarà a disposizione”.
Bravo e Pafundi
“Non bisogna mettere troppa pressione sui giovani, noi li sosteniamo e lavoriamo con loro. Iker Bravo è alla sua prima stagione in una prima squadra – con il Bayer Leverkusen aveva giocato solo pochi minuti – e da subito ha avuto le sue possibilità, considerando anche la concorrenza nel ruolo. Ha fornito prestazioni solide, ma deve migliorare ancora se vuole giocare a questi livelli, per giocare in Serie A devi dimostrare il tuo valore ogni settimana, essere sempre concentrato e aspettare la tua occasione. Lui comunque ha giocato molto quest’anno, già dall’inizio l’idea era di dargli questo spazio. Domani e contro la Fiorentina però non metteremo in campo giocatori tanto per metterli, dovranno dimostrare in allenamento di poter giocare. Pafundi è ancora più giovane e anche lui deve essere paziente e avere fiducia, poi troveranno la loro strada. Alla fine sono loro stessi a decidere il proprio destino. Pafundi ha avuto le sue occasioni, sta migliorando, ha un potenziale straordinario, ma poi bisogna anche considerare la realtà. La Serie A è un campionato difficile e bisogna lavorare per mettersi in mostra. Questi ragazzi hanno una lunga strada davanti a loro ma hanno tutti i mezzi per avere successo”.
“Non bisogna mettere troppa pressione sui giovani, noi li sosteniamo e lavoriamo con loro. Iker Bravo è alla sua prima stagione in una prima squadra – con il Bayer Leverkusen aveva giocato solo pochi minuti – e da subito ha avuto le sue possibilità, considerando anche la concorrenza nel ruolo. Ha fornito prestazioni solide, ma deve migliorare ancora se vuole giocare a questi livelli, per giocare in Serie A devi dimostrare il tuo valore ogni settimana, essere sempre concentrato e aspettare la tua occasione. Lui comunque ha giocato molto quest’anno, già dall’inizio l’idea era di dargli questo spazio. Domani e contro la Fiorentina però non metteremo in campo giocatori tanto per metterli, dovranno dimostrare in allenamento di poter giocare. Pafundi è ancora più giovane e anche lui deve essere paziente e avere fiducia, poi troveranno la loro strada. Alla fine sono loro stessi a decidere il proprio destino. Pafundi ha avuto le sue occasioni, sta migliorando, ha un potenziale straordinario, ma poi bisogna anche considerare la realtà. La Serie A è un campionato difficile e bisogna lavorare per mettersi in mostra. Questi ragazzi hanno una lunga strada davanti a loro ma hanno tutti i mezzi per avere successo”.
Il modulo
“Già da inizio stagione volevamo essere duttili, ma siamo partiti a tre per lavorare sui principi di base e allenare i meccanismi. A tre hai più peso a centrocampo, poi sulle fasce abbiamo giocatori che sanno giocare sia a tre che a quattro come Ehizibue, Zemura e Kamara, che hanno fatto una buona stagione. Lavoreremo su queste soluzioni e vedremo quali giocatori possono essere più adatti alla nostra rosa per utilizzare entrambi i sistemi. Sono convinto che con determinati cambiamenti possiamo fare entrambi i moduli, è una nostra ambizione. Contro il Monza abbiamo iniziato a tre, poi si è fatto male Bijol e, anche perché loro avevano fatto poco in avanti, siamo passati a quattro. I gol subiti, però, non hanno a che fare con il modulo, sono dovuti a meccanismi di gioco che non hanno funzionato a livello individuale”.
“Già da inizio stagione volevamo essere duttili, ma siamo partiti a tre per lavorare sui principi di base e allenare i meccanismi. A tre hai più peso a centrocampo, poi sulle fasce abbiamo giocatori che sanno giocare sia a tre che a quattro come Ehizibue, Zemura e Kamara, che hanno fatto una buona stagione. Lavoreremo su queste soluzioni e vedremo quali giocatori possono essere più adatti alla nostra rosa per utilizzare entrambi i sistemi. Sono convinto che con determinati cambiamenti possiamo fare entrambi i moduli, è una nostra ambizione. Contro il Monza abbiamo iniziato a tre, poi si è fatto male Bijol e, anche perché loro avevano fatto poco in avanti, siamo passati a quattro. I gol subiti, però, non hanno a che fare con il modulo, sono dovuti a meccanismi di gioco che non hanno funzionato a livello individuale”.