03 agosto 2020
03 agosto 2020

Sassuolo-Udinese in pillole

Il match report della sfida di ieri contro il Sassuolo

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L’Udinese saluta il campionato con una bella vittoria di misura in casa del Sassuolo, dopo il 3–0 del girone d’andata. Si tratta del quinto successo dei bianconeri sulla squadra emiliana su 14 scontri diretti in Serie A (poi 5 pareggi e 4 sconfitte). L’Udinese, dunque, chiude la sua stagione al 13esimo posto in classifica a quota 45: si tratta del miglior risultato in termini di punti se si considerano le ultime sette edizioni della Serie A cui ha preso parte la squadra.
Nonostante non ci fosse nulla in palio, grazie alla certezza della matematica, la partita di ieri contro il Sassuolo si preannunciava tutt’altro che semplice. I neroverdi, di fatto, quest’anno sono andati in gol 69 volte: almeno 11 in più rispetto a qualsiasi altra stagione di militanza nella massima divisione del calcio italiano. Peraltro, nel post lockdown, soltanto Inter (30) e Milan (32) hanno segnato più reti degli uomini guidati da Roberto De Zerbi (28). L’Udinese ha disputato una partita estremamente attenta, cercando di serrare il più possibile i ranghi difensivi e di sfruttare gli errori degli emiliani nel primo palleggio. A tal proposito spiccano le 19 spazzate, i 15 intercetti e i 42 recuperi difensivi prodotti in fase di transizione negativa da parte degli uomini di Gotti. Nonostante i padroni di casa abbiano tentato più tiri in porta (18–7), allestendo un fraseggio fitto e metodico (63%–37% di possesso palla), i bianconeri sono comunque riusciti a rivelarsi altrettanto pericolosi e –dati alla mano– più efficaci negli ultimi venti metri. A testimoniarlo sono, soprattutto, il numero di occasioni da gol: 8–6 (4–3 nella prima frazione di gioco), tra cui spicca la traversa colpita da Stryger Larsen intorno al venticinquesimo minuto del primo tempo. Una menzione d’onore, in grado di aggrumare lo spirito combattivo e la forza di volontà della squadra, va a Ilija Nestorovski: il centravanti macedone, entrato in campo a sette giri di orologio dal 90’, si è imposto come field leader in quanto a recuperi difensivi completati (11), precedendo i compagni di squadra, Walace (10) e De Maio (9).

Il solito, grande De Paul
Impossibile non sottolineare la solita, grande prestazione di Rodrigo De Paul, che nel cuore del centrocampo ha messo in mostra tutte le sue qualità nel palleggio: l’argentino ha gestito il 5% totale del possesso palla bianconero attraverso 68 tocchi e 33 passaggi completati con esito positivo su 39 tentati (85% di precisione). A questo, si aggiungono anche 6 key passes regalati ai compagni nello sviluppo della fase offensiva. De Paul, inoltre, con 7 gol e 6 assist stagionali, è il giocatore della rosa bianconera ad aver partecipato maggiormente ai gol del collettivo (35%).

La coppia d’attacco
Mentre capitan Lasagna ha festeggiato la sua presenza numero 101 in Serie A con la maglia dell’Udinese, servendo il suo primo assist stagionale, Stefano Okaka è salito a quota 8 centri in campionato. Per il centravanti di Castiglione del Lago si tratta di un record personale: tra tutte le stagioni giocate in Serie A e Serie B, infatti, Okaka non aveva mai segnato più di sette reti complessive (con il Modena nella stagione 2007/2008, e con lo Spezia nel 2012/2013, entrambe le volte in cadetteria).

Musso, il primo della classe

Chiude il campionato in gran spolvero anche, soprattutto, Juan Musso. L’estremo difensore argentino, infatti, non solo ha giocato ogni singolo minuto di questa edizione della Serie A –3420 minuti in 38 partite – ma è anche il portiere che ha completato il maggiore numero di clean sheet stagionali: 14, davanti a Samir Handanovič e Gianluigi Donnarumma (13). Musso contro il Sassuolo ha effettuato 13 parate totali di cui 2 decisive, mostrando una sicurezza e una personalità che lo elevano di diritto tra i migliori portieri dell’attuale calcio italiano.