07 gennaio 2025
07 gennaio 2025

Sava: "Spero di aver dimostrato le mie qualità"

Il portiere a Udinese Tonight

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Il primo episodio di Udinese Tonight del 2025 ha visto ospite l’attuale portiere titolare dei bianconeri Razvan Sava. Con l’estremo difensore romeno si è parlato della partita di Verona, della sua carriera iniziata proprio in Italia e delle sue prestazioni con l’Udinese finora.

La chiacchierata parte parlando del pareggio del Bentegodi: “Sicuramente torniamo con l’amaro in bocca dalla trasferta di Verona per non aver raccolto tre punti che ci servivano tanto. Però abbiamo già 25 punti, va bene soprattutto confrontandoli con lo scorso anno, ci prendiamo anche questo punto”. Sava ha anche qualche parola per i quasi 2000 tifosi accorsi a sostenere la squadra a Verona: “I nostri tifosi erano in tanti, hanno creato una bella atmosfera. Li sentivo più forte di quelli del Verona”.

L’Udinese non è la prima squadra italiana per cui ha giocato Sava: “La mia prima squadra in Italia è stata la Pro Sesto. Sono andato a fare un torneo a Pordenone con la Nazionale Under 15 della Romania, all’epoca giocavo per la squadra del mio liceo, mi hanno visto e mi hanno proposto di venire a giocare da loro. All’inizio è stato difficile adattarsi perché non sapevo la lingua, poi ho imparato prima l’inglese e poi l’italiano, sono anche andato a scuola in Italia. Con la Pro Sesto ho anche fatto due presenze in Serie D a quindici anni. Da lì sono passato alla Juventus, quando ho saputo che mi volevano non ci credevo. Là ho visto il centro sportivo, ho parlato con il direttore, con gli allenatori, mi sembrava di essere in un sogno. Poi ho girato un po’ l’Italia fino ad arrivare alla Primavera del Torino; dopo quell’esperienza volevo rimanere in Italia, ma non ho trovato una squadra che potesse mettere in mostra le mie qualità e ho deciso di ripartire dalla Romania, accettando la chiamata del Cluj. Lì ho fatto bene e sono definitivamente esploso, ho anche incrociato Scuffet: abbiamo ancora oggi un bel rapporto. A inizio estate è arrivata la chiamata dell’Udinese, sapevo che mi stavano seguendo e ho subito detto sì”.

Complice l’infortunio di Okoye, Razvan si è trovato a difendere la porta bianconera da titolare nell’ultimo mese: “Mi dispiace per Okoye, non era il modo in cui volevo fare il mio esordio, preferivo guadagnarmi il posto con le mie qualità. Spero di averle dimostrate finora. Il giorno dell’esordio mi sentivo tranquillo e calmo, alla fine è un gioco, cerco sempre di divertirmi e di non sentire la pressione”. Finora, il portiere romeno è piaciuto: “Tra me e l’Udinese è stato un colpo di fulmine. Sono felice di essermi guadagnato la fiducia dell’allenatore e dei tifosi”.

Ma quali sono i punti forti e i punti deboli di Razvan Sava? “Direi che tutto è il mio punto forte (ride, ndr). Può darsi che il mio difetto siano le uscite, ma soprattutto vengo da un campionato in cui la palla non corre così veloce, non sono abituato. Sugli angoli – come contro il Torino – la palla arriva molto veloce, lì è successo quello che è successo e potevo fare di meglio, ma già contro il Verona mi sono fatto trovare pronto. Io mi riguardo sempre le partite per imparare e per risentire le emozioni provate in campo. Anche il passaggio contro la Fiorentina me lo sono riguardato, mi sono chiesto cosa mi fosse passato per la testa. Per fortuna la vittoria mi ha fatto dormire la notte”. Un punto di forza di Sava, sicuramente, è il gioco con i piedi: “Mi trovo bene a giocare con i piedi, mi piace molto. In Romania non giocavo così, da quest’anno ho iniziato a partecipare alla costruzione dell’azione e mi sono adattato subito. Da piccolo, oltretutto, giocavo come difensore”.

Nelle sei partite giocate finora da Sava sono arrivate anche parate degne di nota: “La mia parata preferita finora è quella su Anguissa contro il Napoli, ma anche quelle su Ricci e su Djuric sono state belle”.

Razvan ha già costruito un buon rapporto con i suoi compagni di reparto: “Con la difesa c’è una bella sintonia. Solet ha giocato una buona partita a Verona, mi ha dato tranquillità. Con Okoye e Padelli mi trovo bene. Mi fanno sentire a casa e mi danno tanti consigli”.

Infine, una raffica di domande. Sui suoi idoli: “Di portieri a cui mi ispiro ce ne sono tanti, da piccolo guardavo tutti, Oblak, Donnarumma, Buffon… Oggi il più forte è Courtois”, sul rapporto con Udine e con la cucina locale: “A Udine sono felice, la città mi piace. Poi ormai in Italia mi sono ambientato, ho anche la fidanzata italiana. La cucina italiana mi piace, qua ho già mangiato il frico e mi è piaciuto” e sulle ambizioni dell’Udinese: “Noi ragioniamo partita dopo partita, come tutti anche noi vorremo l’Europa. Cerchiamo di fare sempre il nostro massimo e di arrivare il più in alto possibile”.