27 marzo 2019
27 marzo 2019

Tudor: "Full gas sin dalla prima partita"

Le dichiarazioni di Mister Tudor al Tonigh

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Lunedì sera Mister Igor Tudor è stato ospite a Udinese Tonight per parlare della squadra e delle intense settimane che si prospettano per i bianconeri.

Mister, il suo destino sembra quello di tirarci fuori dai problemi…
Speriamo di sì, l’anno scorso abbiamo fatto bene e l’obiettivo è quello di ripetere anche questa stagione.

Cosa significa per lei questo ritorno, come lo sta vivendo?
Sono tranquillo e contento. È sempre bello tornare in un campionato così importante come quello italiano. Per me Italia e calcio sono una cosa unica e, anche se ultimamente le cose sono un po’ cambiate, il calcio italiano ha sempre il suo fascino. Inoltre con l’arrivo di una grande stella come Ronaldo alla Juve, sono convinto che la Serie A tornerà sicuramente la più importante lega in Europa.

Quest’anno, con più partite rispetto a quelle che aveva a disposizione l’anno scorso, ha l’occasione di dare una vera impronta in questo finale di stagione…
Avere tempo è importante, nel calcio come nella vita. Naturalmente più tempo si ha e più un allenatore riesce a far sentire la sua mano, ma dipende dalla bravura di ognuno, se uno è bravo lo può fare anche in un periodo breve. Ad ogni modo per me non cambia nulla: che si giochino tre, quattro, otto o trecento partite io do sempre il massimo, come è giusto che sia. Full gas sin dalla prima partita, mi dedico al 100% e se questo basta si vedrà in campo.

Guardando il calendario ci sarà sicuramente bisogno di “full gas”: non c’è molto tempo per lavorare e in questi giorni le sono mancati i giocatori impegnati con le nazionali. Si prospetta un mese impegnativo, subito il Genoa, poi il Milan, Empoli, Lazio… come si affronta una situazione così? 
Bisogna saper sfruttare al meglio la situazione in cui ci si trova, in termini di campionato giochiamo contro tutti, come ogni altra squadra. La differenza è che quando arriva un allenatore nuovo si vorrebbe avere il tempo di sperimentare e provare cose diverse e invece ci si trova con cinque partite decisive consecutive. Ma non ci lamentiamo, lavoriamo, sfruttiamo al meglio tutti gli allenamenti a nostra disposizione.

In un momento di pessimismo come questo, c’era bisogno di uno spirito positivo come il suo…
Il calcio è così: dà tante emozioni, ma è pur sempre uno sport quindi bisogna goderselo. È vero, è un periodo difficile, ma se uno ama la sua squadra le sta vicino sempre, è importante essere uniti perché si vince solo restando insieme e remando dalla stessa parte. 

Come ha trovato la squadra? Qualitativamente il gruppo di quest’anno è superiore a quello dell’anno scorso?
Non conosco ancora bene i ragazzi nuovi, ma credo che ci siano qualità importanti e tutti gli elementi per fare una buona squadra. La situazione di quest’anno è sicuramente diversa da quella dell’anno scorso, in cui la squadra era reduce da 11 sconfitte consecutive, bisogna comunque impegnarsi e vedremo di partita in partita. Con il ritorno dei Nazionali, a squadra completa, sarà importante scegliere i migliori 11 per la sfida con il Genoa, tenendo conto che dopo solo tre giorni ci sarà la partita con il Milan.

Ha solo due giorni di lavoro con la squadra al completo prima del Genoa: ha già in mente un modulo?
Ho già un’idea sulla quale mi confronto ogni giorno con il mio staff. Non voglio essere un allenatore che gioca un calcio casuale, voglio un calcio basato sul fraseggio e sui passaggi. Sono consapevole che per questo ci vuole tempo, ma si possono vedere risultati anche in tempi brevi. Concretamente non voglio ancora dire nulla, ma in realtà non è questione di modulo: se si gioca 3-5-2 e si mette come terzino Samir oppure un’ala, allora è un calcio completamente diverso. Bisogna avere una forte mentalità di gioco e saper controllare la palla quando la si ha, e quando non la si ha bisogna essere aggressivi e compatti. Non si può rinunciare a nessuna di queste due cose.