16 dicembre 2020
16 dicembre 2020

Udinese-Crotone in pillole

I numeri del match contro il Crotone

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Purtroppo, bisogna dirlo, è mancato solo il gol. Perché se da un lato la partita contro il Crotone di Giovanni Stroppa vale il quinto risultato utile consecutivo, dall’altro il pareggio a reti bianche non rende pienamente onore alla prestazione sfoderata dall’Udinese.
Ne viene fuori, dunque, una gara senza vincitori né vinti: il primo pari in assoluto tra bianconeri e pitagorici, che in 5 scontri diretti in Serie A contano 2 successi a testa.

Pur cambiando quattro undicesimi della formazione schierata contro il Torino (Molina per Stryger Larsen, Becão per Nuytinck, Arslan per Walace, Nestorovski per Deulofeu), i nostri ragazzi hanno risposto ottimamente sul piano del gioco: a testimoniarlo, per esempio, ci sono il predominio nel possesso palla (57%–43%, 363 passaggi riusciti a 291) e l’85% di precisione nel fraseggio. Ma non solo. Anche la produzione offensiva rappresenta un’ulteriore controprova della supremazia bianconera. Al netto di 13 tiri a 4 (6–2 nello specchio), non possono non emergere le 4 reali occasioni da gol create a 0.

Il Crotone ha faticato a rendersi effettivamente pericoloso dalle parti di Musso, al suo terzo clean sheet stagionale dopo le partite contro Genoa e Sassuolo, e solamente una punizione ben calciata da Messias ha costretto l’estremo difensore della Selección argentina ad una parata plastica nel corso del primo tempo. Ben più impegnato è stato il collega Alex Cordaz, autore di 6 parate, tra cui 2 autentici miracoli nella seconda metà di gara, su Molina prima e Pussetto poi. Difensivamente, la retroguardia formata da Bonifazi, Samir e Becão non ha lasciato alcun margine di manovra al reparto offensivo del Crotone: la coppia brasiliana ha completato in totale 12 recuperi difensivi e 7 intercetti, mentre Bonifazi ha dimostrato delle ottime doti in fase di costruzione del gioco dalle retrovie, con l’amministrazione del 6.3% di possesso sul 57% totale della squadra e il 92% di precisione nei passaggi (48 su 52).
Una menzione d’onore va ovviamente, e non è certo una novità, a Rodrigo De Paul: forse generoso all’eccesso in un paio di occasioni, ma sempre e comunque determinante nel trascinare la squadra dalla cintola in su. Nella sua prestazione ci sono 5 dribbling completati su 6, 3 passaggi chiave e 4 ammonizioni causate tra prima e seconda frazione (in ordine: Messias al 30’, Petriccione al 39’, Eduardo Henrique al 77’ e Denis
Drăguș all’87’), grazie alle sue accelerazioni palla al piede e i suoi strappi di classe pura. 

La prestazione è stata senza dubbio di alto livello: rimane solamente un pizzico di dispiacere, per non aver ottenuto il bottino pieno, ma il calcio è anche questo. Sulla prestazione collettiva, invece, non possiamo fare altro che applaudire i ragazzi. Che ci hanno dato tanto. E che ci stanno dando tanto partita dopo partita.