18 settembre 2022
18 settembre 2022

Udinese-Inter 3-1

Quinta vittoria consecutiva per i bianconeri!

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UDINESE-INTER 3-1 (1-1) 
Marcatori: 5’ Barella (I), 23’ aut. Skriniar (I), 85’ Bijol (U), 90+2’ Arslan 
 
Udinese (3-5-2) 
Silvestri; Becao, Bijol, Perez; Pereyra (69’ Ehizibue), Lovric (80’ Arslan), Walace, Makengo (61’ Samardzic), Udogie (80’ Ebosse); Beto (69’ Success), Deulofeu. 
A disposizione: Padelli, Piana, Festy, Jajalo, Abankwah, Nuytinck, Nestorovski, Guessand, Pafundi. 
All. Sottil 
 
Inter (3-5-2) 
Handanovic; Skriniar, Acerbi (79’ De Vrij), Bastoni (31’ Dimarco); Dumfries, Barella, Brozovic, Mkhitaryan (31’ Gagliardini), Darmian (68’ D'Ambrosio); Dzeko (68’ Correa), Martinez. 
A disposizione: Onana, Cordaz, Gosens, Bellanova, Asslani, Carboni, Zanotti. 
All. Inzaghi S. 
 
Arbitro: Valeri 
Assistenti: Palermo-Mokhtar 
IV uomo: Sacchi 
VAR: Aureliano 
AVAR: Galetto 
 
Note: recupero 3’ e 5’ 
Assist: Deulofeu (2) (U) 
Possesso: 44%-56% 
Corner: 7-4 
Ammoniti: Bastoni (I), Mkhitaryan (I), Pereyra (U), Darmian (I), Udogie (U), Becao (U), Brozovic (I) 
 
Spettatori paganti: 14.342 
Abbonati: 8.133 
Spettatori totali: 22.475 
Rateo abbonati: 91.230,09 € 
Incasso: 830.960 € 
 
L’Udinese vince, convince e stravince alla Dacia Arena. Davanti ai suoi tifosi, contro l’ennesima big del campionato. Una vittoria di testa, di gambe e di cuore, un cuore grande così. Il primo squillo è bianconero: al 2’ Deulofeu dalla destra scarica per Lovric, che dal limite incrocia fuori di pochissimo. In vantaggio, però, ci va l'Inter tre minuti dopo. Barella da calcio di punizione da buona posizione segna sotto l'incrocio di sinistra. L'Udinese non ci sta e si trasferisce nella metà campo nerazzurra, ma la frenesia tradisce e molti passaggi non arrivano a destinazione. Gli ospiti cedono il pallino del gioco ai bianconeri e si affidano alle ripartenze.  La determinazione premia i padroni di casa al 23’. Ancora determinante una punizione, questa volta dalla destra. Deulofeu mette in area una palla insidiosa che Skriniar devia con la coscia nella propria porta.Tanta densità a centrocampo che impedisce alle due squadre di essere brillanti. Alla mezz'ora si fa rivedere l'Inter: Bastoni calcia al volo col sinistro, Silvestri mostra tutti i suoi riflessi e salva. Doppio cambio per Inzaghi subito dopo, escono proprio il difensore e Mkhitaryan, i due ammoniti della gara. Questo dà l'idea dell'approccio fisico alla gara di entrambe le squadre, nessuna delle due intenzionata a lasciare un centimetro all’altra. La qualità della trasmissione del pallone risente proprio dell’atteggiamento aggressivo, con l'ultima occasione del primo tempo ancora su calcio da fermo per i bianconeri. Sul punto di battuta si ripresenta Deulofeu, che questa volta va direttamente in porta. La conclusione però termina altissima. 
A rientrare meglio dall'intervallo sono i padroni di casa, insistentemente nella trequarti interista. Al 49’ un bel recupero favorisce la sgroppata di Deulofeu, che al limite serve Pereyra che calcia fuori. I nerazzurri rispondono al 52’ con Dumfries, che schiaccia troppo di testa dal cuore dell'area e manda alto con Silvestri comunque in traiettoria. La stanchezza fa aumentare le occasioni e i cartellini. Prima Dzeko segna in fuorigioco, poi i bianconeri con un flipper potrebbero portarsi in vantaggio, ma il passaggio di Beto nel cuore dell'area non trova nessuno e quando Pereyra arriva sulla palla viene stoppato. Al 62’ Lovric parte dalla metà campo, arriva fino al limite dell'area e lascia partire un destro rasoterra all'angolino, deviato però in corner da Handanovic. Poco dopo ci prova Becao di testa, murato da Dumfries. Si aprono strade lì dove nella prima frazione c'erano solo muri, entrambe le squadre vogliono trovare il secondo gol. Al 71’ l'Udinese fa di tutto: Deulofeu prende il palo ad Handanovic immobile, il tiro del neoentrato Ehizibue viene deviato e la successiva rovesciata di Lovric finisce in braccio al portiere. Passano pochi minuti e ancora Deulofeu in percussione preoccupa la retroguardia nerazzurra, ma il sinistro dello spagnolo è debole e non crea problemi. Al 78’ Walace cerca fortuna dalla distanza ma Handanovic para di ginocchio. L'Inter è in bambola ma i bianconeri non riescono ad approfittarne. Allora cambia il ritmo della gara: la grande intensità a tutto campo lascia il posto agli strappi in velocità. Singoli lampi di classe che potrebbero cambiare la partita. E il lampo diventa tuono all'85’, quando da calcio d'angolo Deulofeu pennella per la testa di Bijol, che stacca e piazza la zuccata sul palo lontano. Il difensore viene travolto dall'abbraccio dei compagni, il numero 10 da quello dei tifosi bianconeri. Si battono entrambi il petto, indicano tutti e due lo stemma dell'Udinese. Questione di cuore, questione di cuori forti. L'Inter si butta in avanti, ma la difesa friulana tiene botta. Al 90’ Brozovic tira dalla distanza, Silvestri non trattiene ma trova nelle sue gambe la forza di buttarsi in avanti sul pallone vacante e anticipare Correa, prendendosi il fallo. I nerazzurri però non ne hanno più, e sull’ennesima ripartenza bianconera Samardzic apre per Deulofeu, che lascia partire il cross dalla destra. La sfera attraversa l’area e trova la testa di Arslan. La botta, la traversa, la rete, il boato. Il centrocampista esulta facendo il cuore con le dita. Alla fine, è sempre una questione di cuore. Quinta vittoria consecutiva per l’Udinese, ammazza-grandi alla Dacia Arena e conferma ai piani alti della classifica.