25 luglio 2020
25 luglio 2020

Udinese - Juventus in pillole

Rileggi le cifre della grande vittoria di giovedì

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L’Udinese, tra ranghi serrati e velenosi ribaltamenti di fronte, riesce ad avere ragione della Juventus all’ultimo respiro e conquista tre punti fondamentali – e per certi versi decisivi – per tenere a debita distanza le inseguitrici, Lecce e Genoa. Un successo maturato dopo il gol del vantaggio ospite, siglato da Matthijs de Ligt sull’eclissarsi del primo tempo, grazie a Ilija Nestorovski e Fofana. Per l’attaccante macedone si tratta del terzo centro in campionato, dopo quelli contro Sampdoria e Roma, e del primo realizzato tra le mura amiche della Dacia Arena. Discorso ben diverso per il centrocampista ivoriano, invece, anch’egli autore di 3 reti, tutte segnate però in occasione di partite casalinghe (contro Cagliari, Genoa e Juventus). Fofana, peraltro, con la sua indomabile e decisiva sgambata a tempo praticamente scaduto, si attesta come terzo giocatore della rosa bianconera con la percentuale più alta in termini di partecipazione ai gol della squadra: davanti a lui solo Kevin Lasagna (29%) e Rodrigo De Paul (35%).


Proprio l’argentino, schierato ieri sera negli inediti panni del regista puro, a causa delle tante assenze causate dagli infortuni, ha avuto un impatto piuttosto notevole in entrambe le fasi del gioco: oltre alla solita qualità nel palleggio – col 90% di precisione dei passaggi – ed il ruolo di field leader per quanto riguarda il possesso palla (4.8%, del 39.4%), De Paul ha completato positivamente il 100% dei tackle tentati (6 su 6), 4 intercetti, 12 recuperi difensivi (solo 3 in meno del field leader, Becão) e 1 spazzata.

Uno spirito di sacrificio che, comunque, in senso più ampio, rispecchia perfettamente la mentalità e la tenacia dimostrate dagli undici mandati in campo da mister Gotti. La Juventus, che vincendo avrebbe potuto archiviare il discorso Scudetto, ha avuto il predominio territoriale e nel possesso palla (60.6% totale), ma nonostante i 21 tentativi (a 11) la squadra di Sarri ha sbattuto contro la tignosa resistenza imbastita dalla retroguardia friulana: 22 contrasti vinti su 29 ingaggiati (76%), 19 spazzate e infine 12 intercetti, arricchiti da 9 duelli aerei completati con successo (a 6). Una dimostrazione di solidità che dalla parte opposta del campo ha permesso all’Udinese di creare più di qualche semplice grattacapo ai suoi avversari: non a caso, le due squadre si sono praticamente equivalse nei tiri on target (4–6) e nel numero di reali occasioni da gol create (3–4). In aggiunta, ma non di minore rilevanza, si è vista anche una forte impronta qualitativa nella manovra – 86% di precisione nel fraseggio – con la maggior parte delle sortite offensive che si sono sviluppate sulla fascia sinistra (20 di 36): proprio la zona di campo dalla quale Ken Sema ha disegnato l’assist per la testa Nestorovski, il primo per lui in questa stagione ormai agli sgoccioli.

Quella di ieri sera è stata la tredicesima vittoria dell’Udinese contro la Juventus in 91 scontri diretti in Serie A, la sesta maturata in terra friulana. Un successo che pesa come un macigno, maturato proprio contro la testa di serie del campionato, nonostante le numerose assenze e gli sfavori del pronostico, e che porta la squadra di Gotti ad un solo punto dalla matematica salvezza.